Lunedì, 20 Novembre 2017 15:44

Palazzo Fibbioni, rimossa installazione contro i femminicidi. La protesta delle associazioni

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"Siamo indignate per la rimozione dalla facciata di Palazzo Fibbioni, sede del Comune dell’Aquila, del banner recante un’opera in versi contro i femminicidi della poeta Anna Maria Giancarli".

Si legge in una nota firmata dall'associazione 'Donatella Tellini' e dalle 'Donne TerreMutate'.

Anna Maria Giancarli, molto nota in città nonchè a livello nazionale, per la sua straordinaria capacità poetica resa in una vasta opera letteraria, ha scritto la poesia contro i femminicidi in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, che ricade il 25 novembre, quale parte di un’installazione che il Comune dell’Aquila aveva richiesto alla stessa ed a Lea Contestabile nell’anno 2015. "Il Comune in seguito non aveva restituito l’installazione, perché molte persone in città, tra le quali anche alcuni dipendenti comunali, avevano chiesto di lasciarlo esposto; per questo, riconoscendone il valore ed il significativo impatto comunicativo e tenendo conto delle sollecitazioni a lasciarlo esposto, si era deciso di non rimuoverlo".

Il 7 novembre scorso però, in occasione di un evento pubblico a Palazzo Fibbioni, la poeta Giancarli si è accorta che il banner era stato rimosso. "Il Comune non solo ha rimosso il suo lavoro, ma ha ritenuto di non dover informare l’autrice di questa decisione, ancor meno di fornirle una spiegazione. Si tratta di un gesto indelicato e scorretto, indicativo di un non riconoscimento della funzione qualificante che un simile lavoro ha svolto per il Comune. Chiediamo, pertanto, che detto banner venga esposto nuovamente a Palazzo Fibbioni, sempre che questo Comune abbia realmente in agenda il contrasto alla violenza maschile. E’ più che mai necessario che, anche e soprattutto dalle istituzioni, giungano segnali chiari contro i femminicidi e contro gli abusi commessi dagli uomini contro le donne. Occorrono gesti concreti e non parole vane. Il Comune dell’Aquila può ripartire da qui".

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