"Sabato 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, saremo a Roma alla manifestazione nazionale per dire ancora una volta NO alla violenza maschile e di genere in tutte le sue forme. E saremo con la Biblioteca delle donne che compie 30 anni di attività e con il Centro Antiviolenza che ne compie 10, nella nostra città. Ci saremo perché la violenza a cui ci opponiamo ce l'ha un genere, eccome se ce l'ha: è quella che colpisce a partire dall'identità o scelta sessuale, è quella che viviamo nei posti di lavoro, quando subiamo molestie, discriminazioni o abusi di potere, è quella dei social media e dei giornali per cui o siamo colpevoli o siamo bisognosi di protezione altrui, è quella degli stupri e dei femminicidi ed è quella che strumentalizza persino stupri e femminicidi per giustificare derive razziste e xenofobe".
Si legge in una nota firmata da Carla Cimoroni, consigliera comunale della Coalizione sociale. "La violenza maschile sulle donne è fatta da forme e modalità diverse, anche se la violenza fisica è quella più riconoscibile", aggiunge Cimoroni; "non esiste un profilo standard della donna che subisce violenza e questo perché la violenza coinvolge tutte. E, soprattutto, la questione non è numerica ma culturale. Le donne non hanno bisogno di protezione, ma innanzitutto di rispetto per le esperienze e le determinazioni che, autonomamente, agiscono".
Anche per questo la Coalizione sociale si unisce alla rabbia per la rimozione del manifesto recante una poesia di Anna Maria Giancarli contro i femminicidi dalla facciata della sede municipale e chiede venga esposto nuovamente a Palazzo Fibbioni. "A questo proposito vorremmo anche sapere cosa ne pensa la detentrice della delega alle Pari opportunità, e ancora cosa pensa dell'iniziativa 'negazionista' andata in scena qualche giorno fa ad opera di partiti che sostengono l'attuale Giunta. Confidiamo che possa chiarire alla sua maggioranza che la distinzione tra le vittime c'è eccome, e non si tratta di dati 'più sfavorevoli per le vittime di genere femminile', non si tratta cioè di soli numeri. Altrimenti che senso avrebbe il convegno organizzato per oggi dall'Assessorato dall'eloquente titolo "Viva la Differenza. Abbasso l'Indifferenza"? Dal canto nostro, torneremo da Roma con il Piano messo a punto da migliaia di donne contro la violenza di genere, pieno di proposte da declinare anche a livello comunale. Chiediamo all'Assessora la convocazione di un tavolo che coinvolga realtà e associazioni femministe per discutere delle misure da attuare nella nostra città nella convinzione che 'le strade sicure le fanno le donne che le attraversano'".