Sabato 25 Novembre, nella suggestiva cornice di Castelvecchio Subequo (Aq), si terrà la seconda giornata della memoria dedicata ad Antonio Padovani, politico ed uomo che amava mettere al centro dei propri interessi e del proprio operato l’Abruzzo interno.

Proprio dal ricordo di ciò che lui cercava di preservare e portare avanti nasce la serie di incontri annuali denominati "Anamnèsi – Giornata di cultura politica in memoria di Antonio Padovani", organizzata grazie al lavoro e alla collaborazione della Onlus Antonio Padovani, che partecipa ed indice altre iniziative per celebrarne la memoria, oltre a sviluppare progetti di assistenza sociale e socio-sanitario e per l’accrescimento del sostrato sociale del territorio.

"Oggi più che mai c’è bisogno di discutere di temi specifici per trovare soluzioni per il nostro territorio, di parlare di Politica e di strategie territoriali, di fare il punto della situazione ad oltre 8 anni dal terremoto in un’area vasta dove la programmazione e i progetti strategici dei borghi potrebbero costruire la base su cui fondare uno sviluppo urbanistico e sociale alternativo ai fenomeni recenti di urbanesimo", sottolinea Gianni Padovani, presidente della Onlus. "La giornata di studi vuole porre l’attenzione, così come era solito fare Antonio Padovani, all’Abruzzo interno come sistema di interconnessioni culturali, paesaggistiche, infrastrutturali, di risorse e luoghi capaci di divenire attrattori. Non è più possibile pensare a territori poco sicuri, svuotati di funzioni, servizi, senza alcun controllo, lasciando che precipitino nel degrado, occorre che la 'rete' dei comuni sia meno virtuale e più virtuosa, che sia una rete che funzioni e che sia dotata di strumenti, anche normativi, in grado di garantire il buon funzionamento degli stessi servizi".

Ridisegnare il territorio attraverso specifiche risorse, rimettere al centro agricoltura, beni culturali e paesaggio è la scommessa che questa regione può fare nei prossimi anni per non subire ulteriore spopolamento, "per non tornare a pensare il territorio come un cerchio nel quale la coda insegue la testa in una sorta di movimento ciclico dove si ripetono esclusivamente gli errori e i buoni progetti sono solo episodi che si perdono nel tempo. Argomenti questi che, da quello che ho appreso nel corso negli anni in cui lo seguivo e lui mi insegnava, si legano inevitabilmente a quello dell’Aquila Citta Territorio".

Nell’arco del pomeriggio di sabato ci sarà modo di condividere con tutti coloro che vorranno partecipare non solo il ricordo del grande uomo e politico che era Antonio Padovani ma anche gli interventi di notevole interesse degli amici e politici che hanno accettato di partecipare per mantenere ancora più viva la sua memoria.