L’Assemblea dei Soci del Teatro Stabile d’Abruzzo ha ricostituito il Consiglio di Amministrazione dell’Ente che era giunto alla scadenza del mandato.
Dopo la nomina della Presidente dr.ssa Annalisa De Simone fatta dalla Giunta Regionale d’Abruzzo, sono stati nominati nella riunione odierna la dr.ssa Rita Centofanti, eletta Vicepresidente, l’avv. Roberta Spaziani, l’ing. Quirino Crosta e l’artista Leonardo Bizzarri.
Il Consiglio gestirà l’attività del TSA per i prossimi quattro anni con il direttore artistico Simone Cristicchi.
I Soci, Regione Abruzzo rappresentata dal Direttore Generale Vincenzo Rivera e Comune dell’Aquila rappresentato dal Segretario Generale Giulio Nardi, hanno espresso grande fiducia nella professionalità e nell’entusiasmo dei nuovi Amministratori che sapranno condurre la prestigiosa Istituzione a traguardi importanti in ambito di crescita produttiva e di diffusione della cultura teatrale.
Non mancano le polemiche, però.
Fratelli d'Italia, il partito del sindaco Pierluigi Biondi, ha duramente contestato la nomina di Quirino Crosta, segretario del circolo Pd di Sassa, espressa da Regione Abruzzo. Pur non nominandolo esplicitamente, il circolo aquilano di FdI ha espresso "sdegno e indignazione per la nomina, targata Pd e centrosinistra, di un pluricondannato"; chiaro il riferimento a Crosta, condannato in primo grado nell'ambito di due procedimenti istruiti dalla Procura della Repubblica per l'utilizzo improprio di fondi pubblici legati al post terremoto.
"Non entriamo nel merito delle figure e delle competenze delle altre scelte effettuate da Regione e Comune per la composizione nell'organismo deputato alla guida della più importante istituzione culturale regionali - ha sottolineato il movimento aquilano - ma non si può restare indifferenti nel constatare che chi è stato condannato per un utilizzo improprio di fondi pubblici legati al post terremoto e la ricostruzione possa essere chiamato a gestire ingenti risorse in un campo, quello della cultura, cruciale per il rilancio dell'intero Abruzzo. Ci auguriamo che qualcuno faccia un passo indietro, per salvaguardare la dignità di un'Ente che ha bisogno di competenza e trasparenza per tornare ad essere un fiore all'occhiello della cultura a livello nazionale e internazionale".