Venerdì, 02 Marzo 2018 12:24

Tsa: Peppe Barra e Nando Paone in "Don Chiosciotte della Pignasecca"

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Martedi 6 marzo, alle 21:00, e mercoledì 7 marzo, ore 17.30, al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila, Peppe Barra e Nando Paone andranno in scena, per la stagione teatrale aquilana, organizzata dal Teatro Stabile d’Abruzzo, con Don Chisciotte della Pignasecca, adattamento di Maurizio De Giovanni, liberamente tratto da “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes, e  con Biagio Musella, Emanuela Emma Tondini, Luciano D’amico, Luca Saccoia, Michele Di Siena, regia Alessandro Maggi, musiche Patrizio Trampetti, scene e costumi, Marta Crisolini Malatesta, luci di Gigi Saccomandi.

"Uno spettacolo accattivante" si legge in una nota del Tsa "una commedia tragica e sorprendente che ripercorre un’antologia di sentimenti ed emozioni dal coinvolgente ritrmo esilarante e malinconico. Una miscela di musica, passioni e riflessioni che unisce l’amaro del tragico a succulente note di mediterraneo".

"Pietra miliare del romanzo moderno, il capolavoro della letteratura mondiale di Miguel de Cervantes nella riscrittura dello scrittore e sceneggiatore Maurizio De Giovanni, già autore di numerosi racconti e romanzi gialli, padre del commissario Lojacono de “I bastardi di Pizzofalcone”".

"Un viaggio inconsueto, ironico e profondo, alla ricerca di una identità posseduta e ogni volta riscoperta nell’immaginario del romantico e nobile principio del bene contro il male, combattuto ad ogni costo, a colpi di duro sarcasmo e disarmante coraggio".

"E’ la bizzarra impresa di un agiato borghese dall’incontrastata fede per i suoi principi, che lo induce alla follia rendendolo eroe “senza macchia e senza paura” deciso a rivivere di persona tutte le gesta eroiche che il proprio coraggio gli suggerisce. Accompagnato dal fedele e accorato compagno di ventura, parte a cavallo di un ronzino immaginario per un viaggio di passione e idealismo in cui utopia e realtà rappresentano i confini di un mondo tragico e comico al tempo stesso, grottesco, folle e appassionato".

"Nel caotico, dolorante e tuttavia fecondo e lungimirante scenario di un secondo dopoguerra, in una Napoli devastata ma sempre viva, animata dal suo spirito tenace e perennemente ricca di allegria e di speranza, i personaggi, interpretati da un cast prorompente, un mix di energia e fuoco notoriamente partenopeo, muovono i loro passi, riflettono sulle proprie realtà, si configurano come presenze salvifiche di un incontrastato mondo marcio, in un gioco di immaginazione e roboante creatività".

"Con la regia di Alessandro Maggi, emozionante carillon di contrasti specchio di uno spirito “tutto napoletano”, lo spettacolo si propone come una sottile inchiesta che con sagacia e amara ironia, conduce ad una riflessione su sé stessi e sul mondo tout court, attraversato, ieri come domani, da perenni e universali controversie che, in ogni epoca, si fanno specchio della società contemporanea. Una nuova produzione Artisti Riuniti".

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