E’ previsto per sabato 10 marzo alle 18 al Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” il prossimo appuntamento con la 43° stagione dei concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese.
Questa settimana, in programma il repertorio cameristico di Mozart.
Composto nel 1781, il Quartetto in fa maggiore K370 per oboe e archi si apre con una fase decisa dell’oboe, protagonista dell’intero movimento.
L’adagio centrale pone l’accento su tutta la fluida dolcezza dello strumento solista, mentre l’ultimo tempo è un rondò in cui fanno da padrone i giochi e gli impasti timbrici tra gli archi e lo strumento a fiato.
Il Quintetto per corno e archi ricalca l’impianto formale classico del Concerto per strumento solista.
Composto nel 1782 è suddiviso in tre movimenti: Allegro, in cui si ritrovano frizzanti dialoghi con il violino che burla la parte solista. Nell’Andante il solista può dare sfoggio al suo virtuosismo, mentre l’Allegro finale è in forma di Rondò ed è il movimento in cui le possibilità timbriche dello strumento vengono maggiormente messe in risalto.
Il Quintetto in sol minore K516 per archi è quello più complesso dal punto di vista concettuale e compositivo. Scritta nel 1787, l’opera si compone di quattro tempi tutti, a eccezione dell’ultimo impregnati dell’austera drammaticità della tonalità dell’impianto.
L’atmosfera di continua tensione e di inquietudine è ben delineata dall’Allegro iniziale, e ritorna nel secondo movimento, Minuetto e Trio. Il tempo lento centrale, Adagio, lascia spazio a intimi soli, mentre l’Allegro finale saluta l’ascoltatore con un inatteso sorriso.
I tre brani in programma saranno eseguiti dalle prime parti dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese: i fratelli Maddalena e Matteo Pippa (rispettivamente alla viola e al violino) Antonio Scolletta (violino), Luigi Gagliano (viola), Massimo Magri (violoncello), Riccardo Bricchi (oboe) e Alessandro Monticelli (corno).
Biglietti: intero 10 euro; ridotto 8 euro; giovani 5 euro.