Sarà lo spettacolo Manuale di volo per uomo a inaugurare, il 15 e 16 novembre, la nuova stagione del Tsa, il Teatro stabile d'Abruzzo.
Sul palco, nelle vesti di attore, il direttore artistico dello Stabile, Simone Cristicchi.
Lo spettacolo, diretto da Antonio Calenda e scritto dallo stesso Cristicchi con Gabriele Ortenzi e Nicola Brunialti, racconta la storia di un quarantenne rimasto bambino, che trova ogni cosa - dal fiore di tarassaco cresciuto sull’asfalto ai palazzi di periferia - è stupefacente e affascinante. Considerato da molti un “ritardato” da compatire e da altri un genio, Raffaello (questo il nome del protagonista) è un tipo strano, che ama dipingere un mondo tutto suo, contare le lettere che formano le parole, camminare lentissimo seguendo una sua indecifrabile traiettoria. Un “Super-Sensibile” in possesso di poteri speciali, con una mente dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i dettagli che sfuggono agli altri.
"E' uno spettacolo sognante, delicato e poetico" ha detto Cristicchi nella conferenza stampa di presentazione "ma a tratti anche ironico e crudo. Uno spettacolo che parla delle piccole cose, dei piccoli miracoli che accadono tutti i giorni, una riflessione filosofica sul senso del dolore. Non a caso sulla locandina abbiamo messo il tarassaco o soffione, questo fiore selvatico che riesce a crescere ovunque, anche tra le pieghe dei marciapiedi. Credo che sia un bel simbolo anche per questa città, che con grandissima fatica sta rinascendo".
Cristichi ha ammesso di essere stato molto influenzato dall'Aquila mentre scriveva il testo: "Ci sono tanti temi e riflessioni in questo spettacolo che hanno a che fare con L'Aquila. C'è il perdono, perché lo spettacolo racconta la storia di un uomo che scopre di avere una mamma a 40 anni e del percorso che fa per perdonarla dopo che lei lo ha abbandonato. E perdono vuol dire Celestino V. C'è la malattia mentale, anche se la chiamerei più creatività folle, e quindi l'ex ospedale di Collemaggio. C'è questo anelito all'infinto, all'elevazione dello spirito, che richiama la spiritualità che si sente qui all'Aquila. Lo stesso personaggio potrebbe essere considerato una metafora della rinascita, di una resurrezione".
"Sono legatissimo a questa città e al suo teatro a cui ho dedicato gli anni migliori della mia carriera" ha detto Antonio Calenda "Questo spettacolo è una sorta di seduta psicanalitica, racconta la metamorfosi di un un'anima, sotto il nume tutelare di Ovidio, il poeta delle Metamorfosi. Io credo che il teatro debba essere soprattutto questo, il racconto di una trasformazione. Credo che il teatro si debba farlo soprattutto con le idee più che con strumenti costosi".
Calenda ha poi speso parole di elogio per Cristicchi attore: "Negli oltre 150 spettacoli da me diretti ho lavorato con tutti i più grandi. E posso dire che Simone è uno dei migliori".
Info: www.teatrostabile.abruzzo.it - 0862 62946 - Botteghino: 0862 410956 - 348 5247096