Lo storico Raffaele Colapietra ricorda la figura di Salvatore Tommasi a 130 anni dalla morte, avvenuta nel 1888.
L'incontro è in programma il 19 dicembre, nella sala conferenze dell’Archivio di Stato dell’Aquila. Colapietra parlerà in particolare dei rapporti tra Salvatore Tommasi, grande figura di medico, scienziato e patriota del Risorgimento italiano, la città dell'Aquila e il Mezzogiorno nell’Italia unita.
"L'importanza di Salvatore Tommasi" si legge in una nota della direttrice dell'Archivio di Stato, Daniela Nardecchia "sta sia nella storia del liberalismo italiano che della nuova scienza medica e filosofica. Onorò la scienza e servì la patria con abnegazione e nei maggiori sacrifici diede prova di quell'eroismo civile che pochi possono come lui vantare. Egli era sempre innanzi tutto cittadino, patriota".
"Salvatore Tommasi era un uomo dotto, un professore, un medico, un filosofo, un senatore, profondo nel dubbio tuttavia potente nell'affermare, era intelligente, equilibrato, saggio, forte e soprattutto buono".
"Il professor Colapietra prende spunto da questa importante ricorrenza per tracciare un quadro sintetico dell’Aquila negli anni ottanta dell’Ottocento, che sono di fondamentale importanza per la storia civile, culturale ed urbanistica della città, con esiti che ancor oggi possono apprezzarsi e che offrono la misura di luci ed ombre che per lungo tempo, e fino ad oggi, hanno caratterizzato la vita civile e culturale dell’Aquila".