Sabato, 29 Dicembre 2018 10:10

Legge di Bilancio taglia i fondi al MAXXI: a rischio la sede distaccata a L'Aquila

di 

Ed ora, la sede distaccata del MAXXI a L'Aquila, in Palazzo Ardinghelli, è davvero a rischio.

Dopo settimane di polemiche sulla opportunità, o meno, di portare in città il Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, è la Legge di Bilancio in fase d'approvazione alla Camera che rischia di scrivere la parola fine sul progetto.

Infatti, il documento economico finanziario prevede un taglio di 3 dei 4 milioni di euro destinati al fondo del Pac - il Piano per l’arte contemporanea - il principale strumento con cui lo Stato arricchisce il proprio patrimonio di arte contemporanea attraverso acquisti, committenze, concorsi e premi. Ebbene, metà del fondo è solitamente destinato al MAXXI, l’altra metà viene investita invece per l’incremento della collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e per altri progetti legati all’arte contemporanea; in Legge di Bilancio, si prevede che 3 dei 4 milioni destinati al Pac vengano investiti per finanziare l’arte italiana all’estero, mentre del rimanente milione, solo 500 mila euro andrebbero al MAXXI, mettendone quindi a rischio il futuro.

"Quello presentato dal M5S è un emendamento di cui è fin troppo evidente l'incoerenza: una manovra economica che, tra i propri punti, prevede la promozione dell’arte italiana all’estero sottrae, però, fondi ad un’istituzione nazionale nata dal Ministero dei Beni Culturali; istituzione che, tra l’altro, annovera tra gli obiettivi della propria mission anche la promozione dell’arte italiana contemporanea nel mondo", le parole di Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione. "Sono stati tagliati 1.5 milioni di euro l’anno dalle risorse destinate alla crescita, valorizzazione e promozione della collezione pubblica nazionale di arte e architettura contemporanee. Ricordo che l’incremento della collezione", ha sottolineato Melandri, "è una delle missioni fondamentali affidate al Museo nazionale delle arti del XXI secolo, assieme alla sua promozione in Italia (l’accesso è difatti gratuito dal martedì al venerdì) e nel mondo (in questo momento parte della collezione con artisti e fotografi italiani e a Delhi e al Museo Bardo di Tunisi)".

Si dimezzano inoltre, dal 2020, le risorse per i progetto MAXXI L'Aquila. "Ci vediamo costretti a ripensare e ridurre progetti e attività già programmati", ha chiosato Melandri. Che ha aggiunto: "Chiederemo al Ministero dei Beni culturali, socio fondatore-promotore della Fondazione, di rivedere una scelta che penalizza ingiustamente il MAXXI".

Pezzopane: "Sul MAXXI operazione anti aquilana"

"Questa manovra di Bilancio è piena di cose sbagliate, di tagli, di tasse, manca di visione, fa solo danni. Al Senato hanno tagliato i fondi col maxi emendamento del governo. E qui alla Camera non possiamo nemmeno provare ad emendare perché è tutto blindato. Uno schifo".

L'affondo è della deputata del Pd Stefania Pezzopane che ha presentato un ordine del giorno col collega Camillo D'Alessandro per sollecitare il ripristino dei fondi. "Ma dove sta il sottosegretario Vacca? Il taglio è all'interno del suo dicastero. Il MAXXI è stata una grande operazione, nella passata legislatura i miei emendamenti col supporto del governo furono tutti approvati per creare cose nuove a L'Aquila ed in Abruzzo. Con il #governodelcambiamentoinpeggio invece si emenda per togliere. E così si mette a rischio anche la sede distaccata del MAXXI a L'Aquila. È una vera vergogna".

"Com'è possibile essere così miopi? Non si capisce che questi tagli sono disastrosi? E per cosa poi? Per le mancette di Di Maio e Salvini? Per far contenti gli evasori con i condoni fiscali? Questa non è una legge di Bilancio – ha concluso Pezzopane - ma una vera porcheria. E sul MAXXI è partita una vera e propria operazione anti aquilana. Il peggior modo per preparare le celebrazioni del decennale."

Ultima modifica il Sabato, 29 Dicembre 2018 19:34

Articoli correlati (da tag)

Chiudi