Coltivare la memoria della Shoah tra le nuove generazioni, questo il tema della giornata di studi proposta dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Ateneo aquilano, agli alunni delle classi terze di tutte e tre le sedi della Scuola Secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di L’Aquila.

All’incontro, che si svolgerà martedì 8 gennaio alle 9.30 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane, interverranno il Prof. Simone Gozzano, Direttore del Dipartimento, il Prof. Carlo Fonzi, Presidente dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea e la Prof.ssa Antonella Conio, Dirigente Scolastica dell’Istituto.

Alla lectio brevis  a cura del Prof. Alessandro Vaccarelli, Associato di Pedagogia generale e interculturale del Dipartimento di Scienze Umane, su “I bambini e le bambine della Shoah”, seguirà un dibattito che vedrà il coinvolgimento anche di alcuni studenti di Scienze della Formazione e Servizio Sociale.

A conclusione dell’evento i Percorsi di lettura, proposti dai docenti delle classi terze della Scuola “Dante Alighieri”, offriranno spunti di riflessione sulla necessità di coltivare, soprattutto tra le nuove generazioni, la memoria di ciò che è stato e sul ruolo della scuola, che non deve solo istruire, ma anche contribuire alla formazione di un individuo ricco di doti umane, le sole che consentono di inserirsi positivamente nella società, di operare e di agire per il bene dell’umanità.

Affinché il racconto della Shoah ai più giovani non sia solo un esercizio di memoria o la narrazione di un genocidio, ma soprattutto una storia umana, è importante che i ragazzi abbiano anche un’esperienza diretta con i luoghi che hanno visto la vita di una comunità interrompersi bruscamente.

Con queste finalità l’incontro tra l’Ateneo e la Scuola “Dante” proseguirà il 10 gennaio, quando il Prof. Alessandro Vaccarelli con alcuni studenti del Dipartimento e i docenti delle classi terze accompagneranno gli alunni nel quartiere ebraico di Roma, testimone, in quel tragico sabato di orrore del 1943, della deportazione di oltre mille cittadini italiani dalla quale solo in pochissimi fecero ritorno.