Martedì, 02 Aprile 2019 13:07

L'Aquila, al via il convegno "What is time? Einstein-Bergson 100 years later"

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Al via il convegno internazionale What is time? Einstein-Bergson 100 years later che si svolgerà all’Aquila il 4, 5 e 6 aprile 2019.

Il convegno è organizzato in occasione del decennale del sisma aquilano dall’Università degli Studi dell’Aquila – Dipartimento di Scienze Umane – e dal GSSI - Gran Sasso Science Institute.

Il convegno è aperto a tutti gli interessati e per partecipare non è necessario iscriversi.

“Come scienziati e filosofi impegnati nelle strutture universitarie e nei laboratori di ricerca presenti sul territorio aquilano – affermano gli organizzatori –, ci siamo chiesti come commemorare il decennale del terremoto che ha colpito la città dell’Aquila. Una coincidenza di date ci è venuta in soccorso”.

Il 6 aprile 1922, infatti, alla Sociéte française de Philosophie di Parigi, Albert Einstein incontra per la prima volta Henri Bergson, il filosofo di Francia. Oggetto del celebre dibattito, la natura del tempo alla luce della teoria della relatività. Il tempo di cui si occupa il fisico – chiedeva Einstein – è lo stesso su cui riflette il filosofo? Quel giorno il conflitto fra le due prospettive fu inevitabile: Bergson e Einstein sono diventati emblema del difficile rapporto tra scienza e filosofia. La seduta parigina è passata alla storia come il momento in cui l’unità del pensiero umano si è definitivamente compromessa e le conseguenze di quella frattura sono incalcolabili. “Tuttavia – osservano gli organizzatori – pensiamo che i tempi siano ormai maturi perché il confronto venga riaperto su basi completamente rinnovate e perché scienza e filosofia tornino a dialogare su di un piano di parità a partire dalla comune questione: che cos’è il tempo?”.

Precorrendo di poco i tempi “naturali” del centenario della seduta parigina, il convegno viene a coincidere con il decennale del sisma che ha sconvolto L’Aquila, rendendo i suoi cittadini assai sensibili alla distinzione tra tempo qualitativo della coscienza e tempo quantitativo della scienza, oggetto dell’incontro parigino.

Al colloquio prenderanno parte importanti esponenti della fisica teorica, della cosmologia scientifica e della filosofia, tanto di quella cosiddetta “analitica” quanto di quella “continentale”.

A ciascuno sarà posta la stessa questione che aveva diviso Einstein e Bergson perché il convegno, nel tentativo di riprendere quell’antico dialogo, si prefigge il raggiungimento di tre grandi obiettivi: ricostruire il contesto storico e culturale del dibattito parigino; riproporre la questione sollevata allora, tenendo conto dei risultati più recenti della ricerca scientifica e filosofica; formulare nuove ipotesi capaci di conciliare il tempo dell’uomo con quello della natura.

Tornare a discutere filosoficamente e scientificamente del tempo in una città che, dal tempo, è stata segnata e che, al tempo, chiede di poter finalmente sanare le proprie ferite, ci è parso infatti l’unico modo per affrontare questa ricorrenza, indicando, nel presente e con la forza di una comune passione, una strada su cui ricostruire il proprio passato in vista della costruzione del proprio futuro.

Il convegno vuole essere un segnale positivo di speranza e di rinascita per una città impegnata da anni nel tentativo di sanare gli effetti catastrofici del sisma.

Questi i dettagli del convegno:

Il 4 aprile mattina i lavori si svolgeranno al GSSI. Dopo i saluti della Rettrice dell’Università degli studi dell’Aquila Paola Inverardi e un’introduzione di Alessandra Campo, ricercatrice Univaq, i lavori saranno inaugurati da una breve drammatizzazione teatrale interpretata dal Rettore del GSSI Eugenio Coccia e del Direttore del Dipartimento di Scienze Umane Simone Gozzano. Seguirà la ricostruzione storica della séance parigina a opera di Elie During e Jimena Canales. Eugenio Coccia chiuderà la mattinata con una lectio magistralis sui paradossi del tempo. Gli interventi della sessione pomeridiana (Yulev Dolev, Matthew T. Seagall, Etienne Klein, Jean-Claude Dumoncel) indagheranno da vicino le ragioni del conflitto tra Einstein e Bergson, riflettendo altresì sul senso dell’opposizione tra scienza e filosofia.

Il 5 aprile i lavori saranno ospitati dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila e prevedono due sessioni dedicate ai temi più spinosi della riflessione sulla temporalità: la freccia del tempo, l’unità e la molteplicità di passato, presente e futuro, la natura dello scorrere temporale, la possibilità di viaggiare nel tempo e la percezione che l’uomo ha del suo trascorrere. Fra i relatori: Carl Höfer, Julian Barbour, Christian Wüthrich, Rocco Ronchi, Michel Weber, Mauro Dorato, Pierre Montebello, Marc Wittmann.

• Nella giornata del 6 aprile, che chiude il convegno e commemora il tragico evento, i lavori avranno luogo, in italiano, all’Auditorium del Parco e saranno aperti alla cittadinanza tutta. Dopo il saluto di Walter Cavalieri, prenderanno la parola, Massimo Capaccioli, Giuseppe Longo, Guido Tonelli e Marco Bersanelli. Le loro relazioni affronteranno i temi più affascinanti legati al convegno: l’origine del cosmo e della coscienza, la durata dell’universo, la specificità del tempo della vita.

Contatti

Università degli Studi dell’Aquila
Ufficio comunicazione, web e social network
0862432063
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