Martedì, 04 Febbraio 2014 17:27

'La bellezza continua': a Teramo, sgomberati locali della ex Oviesse

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Visita inattesa, ieri mattina, al Teatro Valle Occupato di Roma. Una decina di agenti della Digos si sono presentati in teatro - mentre erano in corso due attività di formazione per professionisti - accompagnati da ispettori del lavoro e della Asl. Gli occupanti hanno deciso di non farli entrare e, alla richiesta di chiarimenti, si sono sentiti rispondere dagli agenti che i controlli in corso erano stati ordinati dalla magistratura a seguito di un'indagine per occupazione.

Un atto, spiegano gli artisti del Valle, "che rivendichiamo ad alta voce: è un'azione pubblica, aperta, sotto gli occhi di tutti, che ci assumiamo collettivamente". È un momento molto importante per il cammino del Teatro: "la Fondazione Teatro Valle Bene Comune è stata costituita presso il notaio il 17 settembre 2013 ed è ora in attesa di una risposta da parte del Prefetto, che dovrà esprimersi entro il 12 febbraio. Nel percorso di una nuova istituzione basata su autogoverno, cittadinanza attiva e innovazione culturale, visite come quelle di questa mattina rischiano di suonare come una pesante intimidazione".

Gli occupanti hanno inteso esprimere preoccupazione per l'incapacità delle amministrazioni pubbliche a svolgere il loro ruolo di interlocuzione nei confronti della società civile. "Un'assenza che può generare conseguenze pericolose - hanno sottolineato - liquidando esperienze sociali e civili come questioni di ordine pubblico gestite direttamente da magistratura e forze dell'ordine".

Così come è accaduto stamane, a Teramo. Prima che albeggiasse, le forze di polizia hanno sgomberato i locali della ex Oviesse - occupati il 19 gennaio - in esecuzione di un provvedimento giudiziario cautelativo. Due camionette, con venticinque agenti della Polizia e dei Carabinieri, oltre a uomini della Digos in borghese, unitamente ad un camion dei Vigili del Fuoco, hanno fatto irruzione nei locali per notificare il “Decreto di sequestro preventivo” dell’immobile, e hanno caricato su una camionetta tutti i ragazzi che stavano dormendo per condurli in Questura e procedere all’identificazione e alla notifica del provvedimento.

L’operazione è stata guidata dal vice questore aggiunto Mimmo De Carolis, su disposizione del gip Domenico Canosa, per sostanziali motivi di sicurezza dei locali. Sull'occupazione, la magistratura aveva già aperto un fascicolo e la digos aveva denunciato 15 attivisti per danneggiamento ed occupazione di edificio. In realtà, i locali sfitti della ex Oviesse - al pianterreno dello stabile che ospita anche il cineteatro Comunale in corso San Giorgio - erano stati riaperti alla cittadinza da alcuni artisti teramani e del Valle Occupato. "La bellezza non può attendere, nuovo teatro di Teramo", si leggeva sullo striscione esposto dagli occupanti.

Gli artisti volevano che gli spazi dell'ex Oviesse tornassero un luogo di cultura, riservato all'attività degli artisti locali. Si era costituito il Comitato 'Nuovo Teatro Teramo' che aveva già organizzato numerose attività culturali: concerti, mostre, laboratori artistici. Senza che vi fossero mai stati problemi di ordine pubblico. "Una nuova Primavera... contro l' inverno della cultura teramana", avevano annunciato. Per una città "senza teatro. Senza cultura. Senza spazi per la libera espressione. Senza musica. Senza follia. Senza speranza. Senza lettura. Senza cuore. Senza gioco. Teramo indottrinata dall'ignoranza e dal fast food confezionato".

Ed ora, il compositore e direttore d’orchestra Enrico Melozzi, una delle anime dell'occupazione, si dice "deluso da questo atto di viltà commesso dalla politica, servendosi degli strumenti della forza pubblica, contro la volontà dei cittadini. Il successo di questa iniziativa ha dimostrato la totale nullità delle politiche culturali in città".

E’ questo il punto della vittoria del movimento però, ha incalzato Melozzi: "lo sgombero in tempi record a livelli nazionali, ci fa capire di quanto è scomodo per questa massa di idioti politici che credono ancora di governarci, una assemblea permanente sulla cultura. Oramai è inutile per loro fare propaganda. Oramai la città si è svegliata, e da stamattina è anche indignata. E’ inutile ora invadere le tv asservite con dichiarazioni di cittadini vostri lacchè, che dicono che avete fatto bene. Oramai sapete che la valanga si è iinescata. Io intuisco che proprio oggi il movimento si costituisce. Oggi, nel giorno in cui Brucchi crede di toglierci un avan-posto strategico per la cultura underground, proprio oggi il movimento degli artisti si prende la città. La città da oggi è occupata. La città di Teramo è occupata, ri-agitata e ri-abitata. Riconvertita in spazio culturale. Tutta. E i cittadini tutti ora sono occupanti e ri-abitanti del Nuovo Teatro di Teramo". 

E proprio in questi minuti, gli artisti e i lavoratori dello spettacolo sgomberati hanno reagito con una sfilata pacifica per le vie del centro della città. "La Bellezza Continua", hanno gridato.

 

 

Ultima modifica il Martedì, 04 Febbraio 2014 17:40

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