E’ giunto alle battute finali il progetto “Il muro della pelle, un nuovo modo di abitare lo spazio-corpo” che ha visto coinvolti giovani abruzzesi, dai 19 ai 29 anni.
L’esito scenico del loro lavoro creativo e di formazione all’arte sarà visibile in tre diversi appuntamenti, in cui protagonisti saranno i partecipanti ai laboratori del progetto: venerdì 24 maggio presso il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, sabato 25 maggio nel Castello Piccolomini a Celano (AQ) e domenica 26 maggio nell’Abbazia Morronese di Santo Spirito a Sulmona (AQ).
In ogni giornata le esibizioni si svolgeranno in tre diversi orari: alle 16, alle 17 e alle 18.
“Il muro della pelle, un nuovo modo di abitare lo spazio-corpo” è un progetto realizzato dal Gruppo e-Motion in collaborazione con il Polo Museale d’Abruzzo e l’Associazione Bibliobus, vincitore del bando Prendi Parte! Agire e pensare creativo promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’inclusione culturale dei giovani nelle aree caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale.
Il progetto, l’unico per la regione Abruzzo ammesso al finanziamento, ha avuto l’obiettivo di far conoscere ai beneficiari la cultura contemporanea attraverso il “sentire” del proprio corpo e di quello degli altri, motivando e stimolando la coesione sociale per migliorare le criticità al fine di promuovere un’attività replicabile e duratura nel tempo.
In particolare, nel progetto “Il muro della pelle, un nuovo modo di abitare lo spazio-corpo” il lavoro ha preso le mosse dalla parola “pelle”. La prima possibilità di conoscere la pelle, che racchiude il corpo, i limiti di sé, crea la frontiera fra dentro e fuori, è il tatto.
Il progetto promosso dal Gruppo e-Motion, ha permesso ai giovani di esplorare i sensi, in particolare proprio quello del "tatto", per permettere la comunicazione tra lo spazio interno del corpo e quello esterno di ciò che ci circonda, affinando la memoria sensoriale per favorire la percezione del sé corporeo.
Il lavoro dei giovani, svolto sotto la supervisione dell’artista e coordinatrice del progetto, Francesca La Cava, si è mosso in diversi ambiti: danza contemporanea e arte. Il lavoro dei giovani sarà dunque una performance di danza e la realizzazione, attraverso i libri, di un muro di sapere che diventerà proprio un elemento scenografico della performance.
“Spesso i giovani sono concentrati su di sé -spiega Francesca La Cava- ma non sanno prendersi cura di sé. Attraverso i percorsi d’arte di questo progetto, hanno imparato l’empatia, hanno sperimentato il sentirsi nel proprio corpo come punto di partenza per conoscere il mondo che li circonda. Rompere i muri che il corpo ci impone per costruire conoscenza di sé e capacità di essere, domani, adulti consapevoli sono gli obiettivi nel quale li abbiamo coinvolti”.
A guidare i giovani nel percorso creativo, sono stati, con Francesca La Cava, Anouscka Brodacz, artista, Gino Sabatini Odoardi, artista e designer, Stefania Bucci, danzatrice, che ha curato le coreografie delle esibizioni. Tutto il lavoro ha visto la collaborazione di Drama Teatro e Teatro dei 99 che hanno offerto i loro spazi prova.
Tutto il percorso dei giovani è stato costantemente monitorato da Mirco Fasolo, psicologo coordinatore per le valutazioni psico-comportamentali, condotte dall’Università degli Studi di Chieti-Pescara e dalla psicologa Paola Cerrati.
Ingresso: biglietto del museo in cui si svolge l’esibizione.
Info: 3395838563 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.