Il GSSI ha partecipato al bando Prin 2017 e 9 progetti su 17 presentati – oltre il 50% – sono risultati vincitori, superando la durissima selezione nazionale. Riceveranno un finanziamento che porterà al GSSI oltre un milione di euro.
Un risultato incredibile per il giovane Istituto, se si pensa che i suoi docenti, tra professori e ricercatori, sono in tutto 28. "È un risultato che ci inorgoglisce, non solo per la altissima percentuale di successo ma anche per la giovane età dei nostri ricercatori" osserva Eugenio Coccia, Rettore del GSSI e coordinatore di un PRIN sulla nuova generazione di antenne gravitazionali, il grande interferometro sotterraneo chiamato Einstein Telescope.
Oltre al Rettore Coccia, coordineranno i progetti nazionali anche Fernando Ferroni, presidente dell'INFN e professore del GSSI, con una ricerca sulla natura dei neutrini che verrà svolta ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso nell'ambito del progetto CUPID e Nicola Gugliemi, ordinario di Matematica che lavorerà, sui sistemi dinamici che non verificano le classiche ipotesi di regolarità, con applicazioni molteplici, per esempio nei sistemi di regolazione dei geni.
Grande successo dell'informatica, premiata con ben tre progetti finanziati, tra cui quello di Catia Trubiani, che rientra nella Young Line, la linea giovani, alla quale accedono i programmi in cui tutti i coordinatori delle unità hanno meno di 40 anni. La ricercatrice, insieme a colleghi dell'IMT di Lucca, delle Università di Trieste e di Camerino, si occuperà di Cyber-Physical Systems (CPS), così importanti, ad esempio, per regolare le interazioni dei veicoli in sistemi di parcheggio/traffico oppure impianti di riscaldamento/illuminazione tramite reti di sensori. Il loro lavoro mirerà a sviluppare un sistema per specificare i requisiti spazio-temporali di CPS e applicheranno le loro tecniche a casi di studio reali, come ad esempio robot ed edifici intelligenti.
Luca Aceto, dentro il progetto IT MATTERS, insieme ad altri cinque gruppi punterà allo sviluppo e alla sperimentazione di una nuova metodologia per la specifica, l'implementazione e la validazione di sistemi "intelligenti" affidabili, ovvero sistemi che prendono decisioni dipendenti dal contesto in modo autonomo. Interessantissimo anche ALGADIMAR, la proposta in cui è coinvolto il ricercatore Gianlorenzo D'Angelo, incentrata sullo sviluppo di nuovi metodi e strumenti in aree di ricerca che sono critiche per la comprensione di mercati digitali: teoria algoritmica dei giochi, Machine Learning, analisi algoritmica dei dati, e ottimizzazione.
Inoltre, tre giovani e brillanti fisiche hanno vinto con tre diversi progetti. Marica Branchesi si occuperà per il GSSI, in un programma coordinato dall'INAF, di kilonovae – esplosioni di due oggetti celesti superdensi come le stelle di neutroni e i buchi neri – e di Multimessenger Astronomy, ovvero quell'astronomia di frontiera di cui la ricercatrice GSSI e associata INFN, è pioniera e che mette insieme il "suono" delle onde gravitazionali e la luce osservata dai telescopi. Elisabetta Baracchini studierà la minimizzazione e caratterizzazione del fondo di radioattività in futuri esperimenti. Il suo obiettivo è lo sviluppo di un rivelatore di particelle innovativo da installare ai Laboratori del Gran Sasso dell'INFN. Giulia Pagliaroli, sempre ricercatrice GSSI e associata INFN, farà ricerca sui neutrini di origine astrofisica con un approccio di tipo Multimessenger, ovvero sfruttando l'emissione combinata di neutrini, onde gravitazionali e luce da sorgenti catastrofiche come supernovae e blazar.