Si è tenuta ieri mattina, presso il Museo Nazionale della Scienza e della tecnologia "Leonardo Da Vinci" di Milano, la diciassettesima edizione del Premio L'Oréal-UNESCO "Per le Donne e la Scienza". Nel corso dell'evento sono state attribuite sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna a altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell'eccellenza riconosciuta ai loro progetti di ricerca.
Silvia Celli, 28 anni, ha ottenuto il dottorato di ricerca in Fisica delle Astroparticelle presso il Gran Sasso Science Institute a L'Aquila nel 2019, con una tesi riguardante le sorgenti astrofisiche di raggi cosmici Galattici e le relative tecniche per rivelarle attraverso l'astronomia multi-messaggero. La sua ricerca si inserisce in un esteso contesto internazionale, in quanto sviluppata all'interno di tre grandi collaborazioni, quali ANTARES, KM3NeT e CTA.
Il progetto presentato da Silvia, associata INFN, è sui "Meccanismi di accelerazione e fuga di particelle da sorgenti astrofisiche Galattiche" e sarà condotto presso La Sapienza Università di Roma ed è stato selezionato tra oltre 350 candidature da tutta Italia. La giuria, dopo un'attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli, che potranno ricevere così un sostegno concreto per proseguire nella carriera professionale, portando un ulteriore contributo al progresso scientifico. Dal 2002 ad oggi 88 giovani scienziate, grazie alla Borsa di studio, hanno potuto portare avanti i loro progetti di ricerca.
Nel corso della cerimonia è stata lanciata l'iniziativa "Men For Women In Science", in occasione del 20° anniversario del programma L'Oréal-UNESCO For Women in Science. Il programma è rivolto a 18 illustri scienziati, guidati dal Prof. Gaetano Manfredi (CRUI e Univ. Federico II) e tra questi il rettore del GSSI Prof. Eugenio Coccia, che si sono impegnati a promuovere concretamente la parità di genere nella scienza firmando una "carta degli Impegni" con l'obiettivo di incrementare l'accesso ai finanziamenti delle scienziate e di promuovere le pari opportunità nelle assunzioni, nelle promozioni, nelle pubblicazioni scientifiche e nelle candidature ai premi. Coccia commenta: "È una soddisfazione personale e anche un riconoscimento per la politica di assunzioni del Gran Sasso Science Institute, che visibilmente valorizza il talento femminile".