Un campus itinerante sulla narrazione, un viaggio in cui docenti e allievi cambieranno ogni giorno paese e scenario per incontrare storie, personaggi e paesaggi da raccontare.
Tutto questo è Storicampus, il cui senso e programma è stato illustrato a Palazzo Fibbioni. Il campus, che si svolgerà dal 20 al 27 luglio, toccherà i paesi dell'Alta Valle dell'Aterno.
Il progetto è attivato dal Comune di Scoppito con fondi Restart in collaborazione con Barete, Cagnano, Campotosto, Capitignano, Montereale, Pizzoli e Tornimparte. Durante gli otto giorni ci saranno laboratori, incontri, esperienze di narrazione e ascolto, esercitazioni, attività di analisi, studio e rielaborazione.
I partner del progetto sono l'associazione Festival delle Storie, Una storia felice, cooperativa Verdeblu e teatro Lanciavicchio. Partecipa anche Slow Food.
Storicampus è condividere la cultura in piazza e vicoli per ridare nuovo slancio ad un territorio pieno di storia. Al termine dell'esperienza uscirà fuori un database con tutte le storie, le notizie e le tradizioni raccolte nei comuni.
I giovani saranno guidati in questa maratona del racconto da docenti e professionisti del settore. Durante le serate saranno organizzati spettacoli e incontri con Marino Bartoletti, Vittorio Macioce, Piergiorgio Giacovazzo, Simona Molinari, Giobbe Covatta, Silvia De Paulis, Paolo Talanca, Phaim Bhuiyan. A fare gli onori di casa l'assessore al turismo del Comune dell'Aquila Fabrizia Aquilio.
"Non può esserci idea di sviluppo se il territorio non partecipa allo stesso livello di promozione - ha detto - è una splendida iniziativa quella di coinvolgere i territori".
Il sindaco di Scoppito Marco Giusti ha ricordato che i territori sono ricchi di storia e cultura. "Le nostre tradizioni - dice - rischiano di scomparire. Questo è un modo per far tornare le identità territoriali nelle comunità recuperando un patrimonio importante".
Rita Rufo è la coordinatrice del progetto. Storicampus, ha ricordato, abbina esperienze pregresse portandole in atto territori e ha la forma di un festival con tantissimi eventi spalmati anche nelle serate. Fino al 14 luglio i giovani dai 18 ai 35 anni potranno iscriversi al bando e partecipare in modo totalmente gratuito.
"Pensare al territorio come ad un soggetto unico - sostiene Alfredo Cervelli assessore di Barete - l'unione fa la forza".
L'assessore del Comune di Cagnano Emanuele Corazza ha sottolineato la rilevanza del progetto da un punto di vista turistico, importante per mostrare ai partecipanti le ricchezze del territorio. "Un modo - ha dichiarato invece Gianluca Ponzi in rappresentanza del Comune di Campotosto - per raccogliere le tradizioni ma anche per riportare le persone a vivere i nostri centri storici".
Carlo Marini, vice sindaco di Montereale, ha acceso i fari sul problema dello spopolamento sottolineando la valenza del progetto che farà riscoprire la storia dei borghi ma auspicando che possano esserci sempre più eventi spalmati per tutto l'anno. Un progetto che ha una forte rilevanza sociale, ha spiegato Martina Pasqualone assessore di Tornimparte, che mette insieme anche una fascia generazione diversa.
"Questo progetto permetterà di far conoscere i nostri territori che rischiano di perdere la loro identità - ha detto Marco De Andreis consigliere comunale di Capitignano - eventi belli che devono proseguire nel corso degli anni".
Stefania Evandro del Teatro Lanciavicchio ha sottolineato come il teatro possa essere un importante strumento per far uscire storie spesso dimenticate. Al bando, ha detto, stanno partecipando molti giovani del Nord, specializzati nel teatro e nella narrazione.