Arrivati alla terza serata, la competizione inizia a farsi più concreta: meno ospitate e molto più spazio alla musica, senza troppe cadute di stile.
Nella serata di ieri, si è deciso quali saranno gli altri due finalisti per la categoria giovani e si è stilata una prima classifica provvisoria dei big valevole per il 25% della votazione finale, con le solite modalità: metà del voto assegnato da una commissione di giornalisti interna e l'altra metà con il televoto.
La serata è stata aperta dalla Filarmonica della Fenice di Venezia per commemorare la scomparsa del maestro Claudio Abbado.
Piacevoli le comparse musicali: Renzo Arbore si è dilungato un po' troppo in una serie di battute decisamente d'annata e poi - però - ha deliziato l'Ariston cantando "L'Italia è bella" di Roberto Murolo. Decisamente migliore la performance del secondo ospite, Damien Rice, che ha emozionato la platea eseguendo prima "Cannonball" e poi "The Blower's Daugther", il suo più grande successo contraddistinto da una bellezza rara che è sempre difficile trovare nei componimenti moderni.
Da sottolineare anche una simpatica gag, iniziata con il tentativo di protesta di un attore del pubblico e sfociata, poi, in una mega esibizione a cappella di figuranti mescolati tra la platea del teatro.
Per quanto riguarda la categoria big, esibizioni decisamente migliori rispetto alle serate precedenti. I primi ad esibirsi sono stati il giovane Renzo Rubino con il brano "Ora" e Giusy Ferreri con "Ti porto a cena con me", poi è stato il turno di Frankie hi-nrg con "Pedala" che - ieri sera - ricordava in maniera particolare Teo Teocoli, a seguire la strana coppia Gualazzi - Beetroots con un defile in platea - stile rockstar - dell'artista mascherato, abbastanza fuoriluogo in verità, e via cosi con Cristiano De Andrè con "Il cielo è vuoto" e Francesco Sarcina che dopo aver eseguito la sua "Nel tuo sorriso" si è tweetato un selfie dal palco come nella migliore tradizione moderna. A seguire, i Perturbazione con "L'unica" seguiti sul palco da Francesco Renga (sono due sere che si agghinda come il "Lenny Kravitz de noi atri") con "Vivendo adesso" e Riccardo Sinigallia con "Prima di andare via". Ancora, Noemi e la sua "Bagnati dal sole", Antonella Ruggiero che ha cantato "Da lontano" vestita da geisha, Arisa con "Controvento", Ron con "Sing in the rain" e a chiudere Giuliano the old boy Palma con "Così lontano".
Prima di passare alla categoria giovani mi preme fare due considerazioni, una cattiva e una buona. La prima è che tutte le strutture dei brani in gara sono molto complesse e non rimangono facilmente in testa, non sto dicendo che ci sono solo brutte canzoni in gara, ma è veramente arduo sceglierne una che possa vincere con un livello cosi stranamente omogeneo.La seconda considerazione (quella buona) è che per nostra fortuna nessuno dei partecipanti in garà esce fuori da un talent show ed è quindi forse il momento di smetterla con questi beceri mattatoi di talenti dal meccanismo infame dello sfrutta e getta.
Detto questo, la classifica parziale è la seguente:
14 Frankie Hi NRG - Pedala;
13 Ron - Sing in the rain;
12 Giuliano Palma - Così lontano;
11 Francesco Sarcina - Nel tuo sorriso;
10 Riccardo Sinigallia - Prima di andare via;
9 Noemi - Bagnati dal sole;
8 Antonella Ruggero - Da lontano;
7 Giusy Ferreri - Ti porto a cena con me;
6 Cristiano De Andrè - Il cielo è vuoto;
5 Gualazzi & the Bloody Beetroots - Liberi o no;
4 Perturbazione - L'unica;
3 Renzo Rubino - Ora;
2 Arisa - Controvento;
1 Francesco Renga - Vivendo adesso.
Per quanto mi riguarda, il mio pronostico su chi vince gia l'ho fatto e vorrei allegare una nota con data e ora per poi svelare il verdetto con l'ultimo articolo di questa rubrica. Adesso, passiamo alla seconda scrematura per quanto riguarda i giovani, che non hanno assolutamente niente da invidiare ai Big. Anzi!
Come nella seconda puntata, ci sono state quattro esibizioni: due giovani artisti sono già stati scartati. Si tratta di Veronica De Simone, biondina di bella presenza dalla voce tranquilla alla quale effettivamente il talento non manca anche se la sua esibizione di "Nuvole che passano" non è stata impeccabile, e Vadim che era l'unico in categoria ad avere il fattore Vessicchio per l'esecuzione de "La modernità", pezzo neomelodico non esattamente da Sanremo dal testo molto scarno. Il ragazzo ha una voce lievemente grattata, molto particolare ed interessante.
A passare il turno, The Niro che - pur con qualche sbavatura - riesce con una eccelsa tecnica vocale ed una verve quasi spiritata a colpire con la sua "1969", e Rocco Hunt, un giovane rapper salernitano molto talentuoso che con la sua "Nu juorno buono" riesce a far sdoganare egregiamente le porte di Sanremo al rap, meglio dei sui predecessori Clementino e Frankie hi-nrg. Vanno ad aggiungersi a Diodato e Zibba per la finale.
Dunque, anche per stasera cala il sipario senza intoppi. Oltre alla finale dei giovani, la quarta puntata della sessantaquattresima edizione sarà particolare perché gli artisti in gara saranno chiamati a misurarsi con un brano tradizionale della musica italiana. Staremo a vedere che brani sceglieranno. Come sempre, si accettano scommesse.