Giovedì, 29 Agosto 2019 19:47

L'Aquila: restaurate ma mai aperte, le mura urbiche tra abbandono e degrado

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La notte del 31 dicembre del 2015, le mura civiche dell'Aquila, nel tratto sovrastante viale della Croce Rossa, furono illuminate per la prima volta, dopo i lavori di restauro e consolidamento ad opera della Soprintendenza.

Grazie ad un intervento di valorizzazione mirato a realizzare le migliori condizioni di visibilità e percezione, la città potè ammirare inediti scorci e suggestive visioni di una struttura imponente.

Il monumento, tra i pochi esempi di fortificazione trecentesca quasi integralmente conservata e tra le cinte murarie più lunghe d'Europa, dopo anni di obsolescenza è ora considerato tra le opere maggiormente identitarie della città.  

Tuttavia, a distanza di quattro anni dalla prima accensione dell'impianto di illuminazione, lo spettacolo che si presenta agli occhi di chi percorre il camminamento che da Porta Branconia conduce a Porta San Lorenzo è desolante.

Il sentiero è, in alcuni tratti, quasi del tutto invaso dalla vegetazione, cresciuta fino a coprire il sistema di illuminazione. Sono ben visibili, inoltre, i primi danni da mancata manutenzione, con alcuni tratti della ringhiera spezzati o staccatisi dalla pavimentazione.

PORTA BRINCONIA 28

Anche il sistema di video sorveglianza, non ancora attivo, risulta danneggiato, con una delle telecamere visibilmente inclinata. Nonostante Porta Branconia sia stata location di alcuni eventi molto partecipati inseriti nel cartellone "Aspettando la Perdonanza", questo tratto non è stato mai ufficialmente aperto. Risulta, tuttavia, facilmente accessibile e percorribile in tutta la sua lunghezza, nonostante l'evidente stato di abbandono in cui versa.

PORTA BRINCONIA 21

Il 21 ottobre dello scorso anno, la Compagnia delle Mura, realtà nata su iniziativa di alcune associazioni che hanno sottoscritto con il Comune dell'Aquila un accordo per la custodia e la manutenzione delle mura urbiche, organizzò una giornata ecologica per eliminare, in questo tratto, la vegetazione infestante. All'iniziativa, organizzata in sinergia con l'Asm, partecipò anche l'architetto Antonio Di Stefano della Soprintendenza Unica. Da allora, però, non ci sono stati altri interventi.

Il tratto Porta Branconia e Porta San Lorenzo, non è l'unico ad essere stato al centro di iniziative mirate a sensibilizzare la città alla conoscenza e alla valorizzazione dell'antico perimetro murario.

A novembre 2018, il Comune dell'Aquila promosse una giornata culturale alla scoperta del tratto compreso tra Porta Leoni e Porta Castello, che, in quell'occasione, fu aperto e reso fruibile lungo tutta la sua lunghezza. Nemmeno a questa inziativa seguì, però, un'apertura ufficiale.

"Abbiamo chiesto più volte che il tratto di mura urbiche nei pressi di Porta Leoni, che affaccia sulla proprietà delle suore della Dottrina Cristiana, venga al più presto reso fruibile", ha dichiarato a NewsTown Maria Rita Acone, presidente dell'Archeoclub, una delle associazioni che fanno parte della Compagnia delle Mura. "A nostro avviso i lavori da fare, una volta ultimato il cantiere della scuola della Dottrina Cristiana, non sono così rilevanti, perchè si limitano all'apposizione di ringhiere di protezione in alcuni tratti e alla realizzazione di una piccola stradina che consentirebbe l'arrivo fino a Porta Castello. So che il c'è il progetto, ma non so dire i tempi".

PORTA BRINCONIA 7

Il disciplinare di adozione sottoscritto nel 2016 con il Comune dell'Aquila, affidò a ciascuna associazione la cura, la manutenzione e la sorveglianza di una porzione di mura.

Un accordo che, però, è rimasto lettera morta, non essendo ancora stato ufficialmente aperto nessun camminamento esterno.

Sulla base di quell'accordo, Archeoclub ebbe in dotazione il tratto che costeggia viale XXV aprile, nei pressi della stazione, che è ancora in gran parte cantierizzato. "Al momento non possiamo intervenire in nessun modo - ha spiegato Acone - Come Compagnia delle Mura presentammo all'attuale sindaco un dossier sugli interventi che ritenevamo necessari e con proposte di ulteriore valorizzazione".

La presentazione del dossier fu preceduta da un incontro, ad aprile dello scorso anno, tra Biondi e i referenti delle associazioni culturali e civiche. In quell'occasione il primo cittadino assicurò l'indizione "in tempi brevi" di una conferenza dei servizi sulle mura alla quale fu invitata a partecipare anche Soprintendenza e Segretariato regionale Mibact. "La conferenza non è mai stata indetta e il documento è attualmente in possesso del sindaco che però non ci ha più ricevuto - ha dichiarato Acone - A quella riunione seguì soltanto un incontro con il referente nominato da Biondi".  

PORTA BRINCONIA 9

Contattato da NewsTown, l'assessore con deleghe al patrimonio Vittorio Fabrizi, in carica dopo il recente rimpasto di giunta, ha assicurato che "entro metà settembre, dopo l'evento del jazz, verrà promosso un incontro per rendere operativo ed efficace il disciplinare di adozione che, per diverse ragioni, non è ancora funzionale. Questo - ha aggiunto Fabrizi - ha limitato l'operatività delle associazioni che lo hanno sottoscritto".

I tempi di riapertura dei tratti già resturati e valorizzati restano però un'incognita.

L'obiettivo dichiarato anni fa, a conclusione dei primi lavori di restauro e consolidamento, era quello di rendere la cinta muraria (quasi 5 km di sviluppo lineare) una linea quasi ininterrotta nello skyline dell’Aquila: alte e incombenti nel tratto settentrionale, in ripida discesa verso i settori orientale e occidentale, antichi accessi alla città, seguendo poi l’andamento dell’altura, fino allo stretto passaggio sul fiume Aterno e alla Rivera.

I lavori da fare sono ancora tanti: il restauro della parte a ridosso dell'ex San Salvatore, alcuni interventi nella zona di Viale di Collemaggio, la realizzazione di alcuni passaggi pedonali, oltre alla realizzazione degli elementi di valorizzazione, come il sistema di illuminazione che si intende realizzare lungo tutto il perimetro.

Al momento, grazie ad una ulteriore stanziamento di cinque milioni la Soprintendenza, che ha competenza in tutti gli interventi insieme al Segretariato Mibac, sta lavorando a quest'ultimo stralcio di lavori di recupero e consolidamento.  

"Il Comune è proprietario delle mura e del pomerio (lo spazio di terreno libero da costruzioni che corre lungo le mura all'interno e all'esterno ndr) La cura dei lavori è stata però totalmente affidata alla Soprintendenza che sta già lavorando sugli ultimi interventi di recupero. Ultimato quest'ultimo stralcio - ha assicurato Fabrizi - tutti i camminamenti saranno fruibili".

Ultima modifica il Lunedì, 06 Gennaio 2020 17:51

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