Venerdì, 30 Agosto 2019 16:31

Perdonanza, Prosperococco: "Accoglienza delle persone disabili è stata vergognosa"

di  Massimo Prosperococco

La “Porta Santa” è stata chiusa, le luci della Perdonanza 2019 sono spente.

Ho scelto di restare in silenzio durante la Perdonanza perché amo profondamente L’Aquila, e gli aquilani meritano queste giornate così intense di religiosità e spettacolo senza troppi pensieri, anche perché tutti abbiamo bisogno di socialità e che il nostro centro storico torni tutti i giorni ad essere vivo. Per questo e per tante altre ragioni non ho voluto scrivere nulla, ma ieri sera la “Porta Santa” è stata chiusa e l’ultimo concerto con la bravissima Fiorella Mannoia ha spento le luci e la festa è terminata.

Ora è il tempo dei bilanci.

Per i numeri e tutto quello che riguarda l’intera Perdonanza lascio le valutazioni ad altri, per ora bisogna far decantare e valutare con freddezza l’insieme della manifestazione. Però sul bilancio dell’accoglienza delle persone disabili, ho il diritto e dovere di esprimere un mio giudizio: lo faccio oggi a caldo quando ancora le emozioni sono vive e le sento sulla pelle.

Ho cercato di trovare parole diverse, ma non ne esistono altre per esprimere un giudizio sintetico che racchiuda quello che è successo, che indichi la frustrazione, l’enorme disagio psicologico e fisico che hanno provato decine di persone disabili: è stata una vergogna! Sì, una vergogna.

Ho ricevuto decine di messaggi e telefonate di persone disabili, da loro parenti e amici, in lacrime e arrabbiati che mi hanno espresso la loro sofferenza per tutto quello che hanno subito: avrei preferito tacere, ma è necessario scrivere per dar voce a loro, gli invisibili di questa Perdonanza 2019. Sono stati “concessi” 50 posti per le persone disabili: bene, bravi e applausi, ma nulla di trascendentale, è un diritto sancito dalla legge italiana, accade in tutta Italia e in tutta Europa, tutti i giorni. La procedura per richiedere i posti è stata complessa e farraginosa, ma anche se con difficoltà ha dato risultati.

Il problema grave è stato partecipare ai concerti e al corteo della bolla, non c’era la ben che minima organizzazione e pianificazione.

Persone disabili con prenotazione respinte ai varchi auto perché nessuno era informato su cosa bisognasse fare, parcheggi auto riservati all’interno dell’ex ospedale di Collemaggio completamente occupati da “autorità” e per di più al buio assoluto, persone costrette a scendere dall’auto con la carrozzina bloccando il traffico, percorsi per disabili inaccessibili. Salire sul prato per molti è stato impossibile per la mancanza di uno scivolo di 30 cm del costo di 20 euro (dopo telefonate e proteste l’ultimo giorno lo scivolo è stato messo), posti riservati nella platea sparsi qua e là senza il minimo rispetto delle difficoltà motorie e sensoriali delle persone, bagni per disabili posizionati in posti nei quali c’era il divieto d’accesso e non indicati.

Alcuni hanno dovuto pregare per andare al bagno, altri sono stati costretti a rinunciare ai concerti e tornare a casa perché non sapevano dove mettere l’auto, il personale che alzava le spalle e si girava dall’altra parte alla richiesta di informazioni e aiuto da parte di persone disabili.

Ho video e messaggi che raccontano tutto questo, ma vogliamo soluzioni e cultura della accoglienza per i prossimi anni, questa non vuole essere una protesta fine a se stessa. Le soluzioni per evitare tutto questo esistono, le abbiamo gia sperimentate, ci sono: basta chiamarci. Vi garantiamo che abbiamo esperienza ultra decennale sul campo, la forniamo gratis per il bene di tutti. Queste sono attenzioni e sensibilità che valgono per tutti i cittadini perché in una città a misura di persona disabile tutti vivono meglio.

Non umiliateci così, non lo meritiamo. Buona Perdonanza 2020 a tutti, nessuno escluso. 

di Massimo Prosperococco

Ultima modifica il Venerdì, 30 Agosto 2019 23:39

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