Lunedì, 07 Ottobre 2019 13:43

Homero Aridjis ospite d'onore della diciottesima edizione del Premio Laudomia Bonanni

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Sarà Homero Aridjis, una delle voci più autorevoli della letteratura messicana e profondo sostenitore delle sfide a protezione dell'ambiente, l'ospite d'onore della 18° edizione del premio internazionale Laudomia Bonanni, la scrittrice aquilana scomparsa nel 2002.

Aridjis sarà presente, insieme all'attrice Eva Martelli, alla cerimonia di premiazione in programma il prossimo 26 ottobre, alle 11, all'Auditorium del Parco del Castello.

A giudicare i lavori sarà una giuria tecnica - composta da Liliana Biondi, Anna Maria Giancarli, Renato Minore, Francesco Sabatini, Marco Santagata, Sergio Zavoli - affiancata da una giuria di studenti. La terna dei vincitori sarà resa nota la prossima settimana.

Istituito per volontà della Cassa di Risparmio dell'Aquila, oggi Bper, e del Consiglio regionale d'Abruzzo, il premio si articolerà in tre sezioni: poesia edita, poesia inedita riservata agli studenti e una sezione, un unicum assoluto in Italia, dedicata ai componimenti dei detenuti negli istituti di pena.

La diciottesima edizione del Premio è stata presentata questa mattina nella sede della Bper, da Raffaele Marola, presidente del Premio, Stefania Pezzopane, presidente della Giuria, e dal vice sindaco dell'Aquila Raffaele Daniele, intervenuto per conto del sindaco Biondi, presidente onorario del Premio. Presenti anche Liliana Biondi della Giuria tecnica, Giuliano Tomassi, segretario del Premio e Marcello Cipriani della Bper.

"Gli appuntamenti culturali, se realizzati bene come questo Premio ormai parte della nostra città, vanno sempre sostenuti - ha esordito il vice sindaco Raffaele Daniele - Il Comune dell'Aquila ha sempre sostenuto questa manifestazione nella convinzione che la cultura non debba avere bandiere o confini ma vada promossa sempre con tutte le forze e con tutti i mezzi a disposizione".

"La cultura è di tutti - ha sottolineato ancora Daniele che ha inteso ringraziare l'onorevole Pezzopane per l'impegno e l'attenzione nei confronti di questo territorio. "L'onorevole Pezzopane è sempre presente nonostante gli impegni romani. Per un amministratore - ha evidenziato - è di grande conforto sapere di poter contare su delle sinergie così ampie e appassionate".

Pezzopane si è soffermata sulla scelta di Homero Aridjis quale ospite d'onore di questa edizione del Premio. "Un personaggio eclettico - ha affermato la deputata - è un antesignano dell'ambientalismo puro senza mediazioni fino a una visione apocalittica del sistema civile e sociale in cui ci siamo organizzati. A mio giudizio, in questo momento in cui fortunatamente c'è una maggiore attenzione all'ambiente, un confronto con un personaggio che è anche un visionario, perchè la sua è una poesia visionaria, può essere di grandissimo interesse".

Homero Aridjis, nato il 6 aprile 1940 nella piccola municipalità collinare di Contepec, nello stato di Michoacan, scopre il piacere della lettura e della scrittura creativa da bambino, durante una complicata degenza in ospedale. Il titolo della sua prima prova scrittoria, un romanzo storico rimasto inedito, La figlia di Napoleone, fa intuire quanto la cultura occidentale, l'elemento femminile e l'aderenza al reale fossero da subito determinanti per lui. Apprezzato fin da giovane da scrittori, poeti e critici, già nel 1962 Octavio Paz lo definisce "il miglior poeta giovane del Messico".

Poeta, narratore, saggista, drammaturgo, scrittore di letteratura per l'infanzia, Homero Aridjis è "personalità culturalmente complessa e interessantissima", fortemente ancorata ai grandi èilastri della cultura europea di tutti i tempi, pur tenendo ben viva quella messicana e latino americana. La sua opera letteraria, che conta più di cinquanta libri tradotti in oltre 15 lingue, ha ricevuto numerosi e prestigiosi premi sin dal 1964 (Villarutia), in Messico, in Italia, Francia, Stati Uniti e Serbia. E' presidente emerito del Pen Club, dopo esserne stato per sei anni presidente internazionale (1997-2003); ed è stato visiting professor in numerose università americane tra il 1965 e il 2007.

Osservatore e conoscitore appassionato, fra l'altro, sin da bambino, della natura circostante, nel notare quanto essa poco fosse rispettata, Homero Aridjis si è imposto in prima fila, come operatore oltre che come scrittore, a favore di tematiche ambientali, e ha ricoperto cariche rilevanti in ambito ecologico, politico e letterario. Ex ambasciatore nei Paesi Bassi, in Svizzera e presso l'Unesco, nel 1985 ha fondato e diretto in Messico, il "Gruppo dei Cento", il più influente gruppo di salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità, per la protezione, fra l'altro, della tartaruga marina e della farfalla monarca; gruppo che nel 1991 è diventato internazionale con circa 900 membri tra scrittori e ambientalisti, e per il quale Aridjis è stato ampiamente e degnamente gratificato a livello internazionale.

I suoi testi, pur risentendo di conoscenze artistiche, letterarie, musicale di ogni tempo, pullulano di vita vissuta; in essi, il passato s'intreccia con il presente, il personale con la colletività, il diabolico con l'angelico, la realtà cruenta con il mito; scottano di bruciante realismo e di finzione, denunciano le animalesche brutalità umane e si elevano in pienezze angelicate e visioni liriche con dinamicità frenetica e instancabile invettiva; il tutto scandito in versi, perlopiù sintattici, ritmati ed armonici, dove la parola suona nuda e chiara, e lo stile, privo di elemtni patetici e moralisti, pur lineare e descrittivo è originale e illuminato, fino a rendere anche la denuncia più aperta e dolorosa.

Homero Aridjis. Dalla morte, la vita di Liliana Biondi

Ultima modifica il Lunedì, 07 Ottobre 2019 14:44

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