Mercoledì, 30 Ottobre 2019 11:11

Nuova tournée in Sud America per il Tsa: sei spettacoli in Uruguay e Argentina

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Dopo il successo della tournée realizzata in Argentina, Uruguay e Paraguay nel 2018, il nuovo spettacolo "Hermanos" prodotto dal Teatro Stabile d'Abruzzo in collaborazione con il Teatro del Sangro arriva in America Latina, questa volta con sei spettacoli organizzati tra Argentina e Uruguay.

"Hermanos" è la storia di due giovani emigranti che tra loro si chiamano fratelli, non perché siano consanguinei, ma perché sono entrambi orfani, orfani di una terra che era anche la loro madre. Siamo negli anni '50, i due hermanos vivono in un quartiere operaio e porteño di Buenos Aires, lottano ogni giorno per non dimenticare le loro radici e per radicarsi in questo nuovo orizzonte. I due fratelli sono molto diversi l'uno dall'altro, uno è viscerale ed istintivo, l'altro è razionale e cerca di avere il controllo su tutto. L'Italia del dopoguerra ha generato e poi lasciato al proprio destino due creature così diverse: il fradi friulano e lu fratell abruzzese. I due hanno in comune la passione per la boxe e il desiderio di affermarsi. Ma il destino li metterà uno contro l'altro, il destino li farà innamorare della stessa ragazza e come altri celebri fratelli, uno si affermerà sull'altro, con il sangue.

In scena Giuliano Bonanni, Chiara Donada, Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino. Scenografie di Claudio Mezzelani. Maschere a cura di Brat Teatro e regia di Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci Marino.

La tournée in Argentina e Uruguay è realizzata in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, il Comites Rosario diretto da Franco Tirelli, la "Fedamo" di Rosario diretta da Marcelo Castello, l'Associazione "Famiglia Abruzzese" di Montevideo-Uruguay diretta da Fernando Pizzuti, che ospiteranno lo spettacolo dal 1 al 12 novembre del 2019. "Hermanos" sarà presente nelle città di: Buenos Aires, Rosario, Mar del Plata, Berazategui, Balcarce, Montevideo (Uruguay).

"Hermanos" nasce dall'esperienza teatrale vissuta in Argentina, Uruguay e Paraguay dagli attori e registi Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci Marino, grazie a due produzioni in collaborazione con il Teatro Stabile d'Abruzzo. I due artisti, dopo essere entrati in contatto diretto con i discendenti dei migranti friulani e abruzzesi, affrontano in questo spettacolo il tema del fenomeno migratorio non da una prospettiva nostalgica e poetica, ma attraverso una angolazione concreta e attualizzante rafforzata dall'uso delle lingue e dialetti degli emigranti: italiano, friulano, spagnolo e abruzzese.

Il messaggio di Marsilio

"Saluto con favore Hermanos. Angelucci Marino ha già riscosso un grande successo lo scorso anno in Sud America. Rivolgo alla compagnia abruzzese i miei più sinceri auguri per questa nuova tournée che li vedrà ancora protagonisti con sei repliche tra l’Argentina e l’Uruguay, toccando Buenos Aires, Rosario, Mar del Plata, Berazategui, Balcarce, Montevideo”.

Ad affermarlo, in una nota, è il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

“Un particolare saluto, tramite loro, voglio rivolgerlo ai tantissimi abruzzesi che vivono in America Latina: sono talmente numerosi che è come se esistesse una seconda regione fuori dai confini nazionali e l’attaccamento dei nostri compatrioti alla terra d’origine è spesso e volentieri più forte di chi vive in Italia. Mi felicito con Angelucci Marino e Bonanni perché iniziative come questa ci aiutano a mantenere forti e vivi i rapporti con la nostra comunità in Sud America”.

Hermanos è la storia di due giovani emigranti che vivono in un quartiere operaio di Buenos Aires che tra loro si chiamano fratelli – il fradi friulano e lu fratell abruzzese – non perché siano consanguinei, ma perché sono entrambi orfani, orfani di una terra che era anche la loro madre”.

“Una drammaturgia che affronta il fenomeno migratorio non da una prospettiva nostalgica e poetica, ma attraverso una angolazione concreta e attualizzante rafforzata dall’uso delle lingue e dialetti degli emigranti: italiano, friulano, spagnolo e abruzzese”.

“Una storia molto avvincente che, nella sua singolarità, fa parte di una vicenda collettiva, di un vero e proprio esodo iniziato all’alba del Novecento e proseguito per vari decenni che ha visto giovani e meno giovani lasciare l’Italia per cercare fortuna”.

“Emigranti che non sempre, all’epoca, venivano accolti a braccia aperte, ma che si sono battuti e affermati, fino a integrarsi e persino a coprire ruoli prestigiosi nella società americana. Mi limito a citare Mike Pompeo, segretario di Stato americano, la più alta carica politica dopo il Presidente degli Stati Uniti, che recentemente, nell’ambito di una visita istituzionale in Italia, ha trovato il tempo per visitare Pacentro, piccolo centro dell’Abruzzo, dove si trova ancora la casa dei suoi bisnonni. Una visita che ci ha reso orgogliosi, così come siamo orgogliosi di tutti voi”.

“Colgo l’occasione di questa tournée per salutare tutti i soggetti partecipi di questa iniziativa: l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, il Comites Rosario diretto da Franco Tirelli, la Fedamo diretta da Marcelo Castello e l’Associazione “Famiglia Abruzzese” di Montevideo-Uruguay diretta da Fernando Pizzuti".

Ultima modifica il Mercoledì, 30 Ottobre 2019 17:53

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