Giovedì, 12 Dicembre 2019 00:52

Transumanza e alpinismo nel patrimonio culturale Unesco. In giornata la decisione sulla Perdonanza

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La transumanza diventa patrimonio Unesco.

La tradizionale pratica di migrazione stagionale del bestiame è stata iscritta, infatti, all'unanimità, nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco.

Lo ha deciso il Comitato intergovernativo riunito in questi giorni a Bogotà, in Colombia.

Il riconoscimento riguarda tutta l'Italia, dalle Alpi al Tavoliere: le comunità emblematiche indicate nel dossier come luoghi simbolici della transumanza sono diverse. Tra queste ci sono i comuni di Amatrice (Rieti), da cui è partita la candidatura subito dopo il devastante terremoto, Frosolone (Isernia), Pescocostanzo e Anversa degli Abruzzi in provincia dell'Aquila, Lacedonia in Alta Irpinia in Campania, San Marco in Lamis e Volturara Appula (il paese del Premier Conte) in provincia di Foggia, insieme a territori della Lombardia, la Val Senales in Trentino Alto-Adige, e la Basilicata.

"I pastori transumanti" come sottolinea il dossier di candidatura presentato dall'Italia insieme a Grecia e Austria all'Unesco "hanno una conoscenza approfondita dell'ambiente, dell'equilibrio ecologico tra uomo e natura e dei cambiamenti climatici: si tratta infatti di uno dei metodi di allevamento più sostenibili ed efficienti". Oggi la transumanza è praticata soprattutto tra Molise, Abruzzo e Puglia, Lazio, Campania, e al Nord tra Italia e Austria nell'Alto Adige, in Lombardia, Valle d'Aosta, Sardegna e Veneto.

"E' il decimo riconoscimento per l'Italia in questa lista" sottolinea da Bogotà il curatore del dossier di candidatura, Pier Luigi Petrillo "e ci porta il primato mondiale dei riconoscimenti in ambito agro-alimentare, dopo l'iscrizione nel Patrimonio Culturale Immateriale della Dieta Mediterranea, la Pratica della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, l'Arte del Pizzaiuolo napoletano, della tecnica dei muretti a secco e dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe e del Prosecco".

Con l'iscrizione della transumanza nel patrimonio immateriale Unesco l'Italia acquisisce il primato di iscrizioni in ambito rurale e agroalimentare, superando Turchia e Belgio.

Sono diversi i beni e le tradizioni del nostro Paese presenti nella lista Unesco. L'elenco comprende l'Opera dei pupi (iscritta nel 2008), il Canto a tenore (2008), la Dieta mediterranea (2010) l'Arte del violino a Cremona (2012), le macchine a spalla per la processione (2013) e la vite ad alberello di Pantelleria (2014), l'arte dei pizzaiuoli napoletani (2017), la falconeria, iniziativa cui l'Italia partecipa assieme ad altri 17 Paesi, e dal novembre 2018 l'arte dei muretti a secco, sulla base della candidatura avanzata dall'Italia con Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.

Ministro Costa: "Transumanza esempio straordinario di approccio sostenibile"

"Sono particolarmente contento di questo risultato che riconosce e premia il lavoro svolto dal mio capo di gabinetto, il professor Pier Luigi Petrillo, autore del dossier, e dall'ambasciatore d'Italia all'Unesco Massimo Riccardo, che ringrazio per l'impegno profuso nel negoziato internazionale fino alla fine".

E' il commento del ministro dell'Ambiente Sergio Costa. "Come ha evidenziato l'Unesco nella sua motivazione, la pratica della transumanza, rispettosa del benessere animale e dei ritmi delle stagioni, è un esempio straordinario di approccio sostenibile".

Aggiunge il ministro: "Con il decreto legge clima, approvato ieri in via definitiva dalla Camera, abbiamo istituito i 'caschi verdi per l'ambiente', una task force di esperti mondiali con il compito di salvaguardare e promuovere proprio i valori naturalistici dei siti riconosciuti dall'Unesco patrimonio dell'umanità, stanziando 6 milioni di euro in tre anni per supportare le comunità e i territori chiamati a gestirli".

Febbo: "Prezioso riconoscimento"

"La notizia del riconoscimento Unesco, dato alla Transumanza come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità inorgoglisce ed impreziosisce non solo la storia e la lunga tradizione abruzzese, ma tutto il popolo abruzzese. La transumanza da sempre racchiude, rappresenta e racconta il nostro passato, le tradizioni abruzzesi più genuine ed autentiche. Oggi con questo importante e fondamentale riconoscimento conferito dall'Unesco abbiamo un valido strumento per promuovere le nostre tante e innumerevoli bellezze naturali presenti sul e nel percorso della transumanza a partire dalle tradizioni culinari, artigianali, culturali ed artistiche. Abbiamo lavorato in questi mesi perché il percorso entrasse a pieno titolo nel Piano Strategico del Turismo proprio attraverso cammini specifici".

Ad affermarlo è l'assessore regionale alla Cultura e al Turismo Mauro Febbo.

Unesco premia anche l'alpinismo

L'Unesco ha iscritto nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità anche l'alpinismo, inteso come "arte di scalare le montagne e le pareti rocciose, grazie a capacità fisiche, tecniche e intellettuali".

La candidatura era stata presentata congiuntamente da Italia, Francia e Svizzera.

Biondi: "Candidatura alpinismo frutto di cooperazione e dialogo interculturale"

"La città dell'Aquila, il Gran Sasso, e tutta la comunità dei praticanti l'alpinismo del nostro territorio Appenninico hanno pienamente e compiutamente sostenuto la candidatura per l'iscrizione nella Lista rappresentativa dei Beni Immateriali Unesco patrimonio dell'Umanità. La candidatura multinazionale ha concentrato in sé la volontà di perseguire l'accrescimento della cooperazione e del dialogo interculturale".

Ad affermarlo, in una nota, è il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi.

"La pratica dell'alpinismo, rappresentato dalle comunità dei praticanti, Cai nazionale e locali, è espressione di saperi e tecniche, valori di solidarietà e aiuto reciproco e di competenze specifiche. Il rispetto delle peculiarità culturali territoriali, congiunto all'importanza di salvaguardare in maniera integrata e sostenibile aspetti del patrimonio naturale, da millenni costituiscono il genoma socio - culturale delle nostre genti appenniniche, che dalla montagna hanno tratto linfa vitale, visione spirituale, economia ed equilibrio. In questo quadro l'alpinismo, nella sua larga accezione culturale, si innesta come la pratica che conserva e trasferisce alle nuove generazioni l'amore per la montagna e le attenzioni culturali e scientifiche che le sono dovute".

"L'Aquila contiene nella sua storia secolare figure di primo piano in questo senso, come Francesco De Marchi, che ha aperto proprio sul Gran Sasso d'Italia la via alle prime esplorazioni scientifiche in territorio italiano. Da quella via sono passati milioni di alpinisti e praticanti e i nostri monti ancora oggi permettono una comprensione accurata e una pratica adeguata a tutti coloro che intendono percorrerli, in un un ambiente intatto, tutelato e pienamente naturale. L'Aquila e l'Abruzzo sono attivamente nel progetto Unesco di valorizzazione dell'alpinismo a testimonianza di quella storia secolare che ci unisce alle più importanti vette del mondo".

Quagliariello: "Nuova sfida per il rilancio delle aree interne"

"Il riconoscimento dell'alpinismo e della transumanza come patrimonio immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco è un atto importantissimo per il nostro territorio, in particolare per l'entroterra appenninico che ha nelle sue meravigliose montagne e nella sua tradizione agricola, boschiva e rurale una risorsa da valorizzare".

Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, eletto per il centrodestra nel collegio L'Aquila-Teramo.

"Si tratta - prosegue - di un risultato del quale va reso merito a quanti se ne sono fatti promotori e sostenitori, e che allo stesso tempo attribuisce la grande responsabilità di non disperdere questa opportunità a tutti coloro che a livello politico e amministrativo rappresentano i territori interessati. In particolare - conclude Quagliariello - il sigillo universale dell'Unesco rappresenta una grande sfida per l'Abruzzo e per il suo capoluogo, che può legittimamente rivendicare il ruolo di capitale morale di queste realtà e che, grazie alla promozione della 'Carta dell'Aquila', può trarre dal rilancio delle aree interne un rinnovato protagonismo geopolitico e culturale".

Perdonanza: decisione ancora in sospeso

Si attende ancora, invece, la decisione del Comitato intergovernativo Unesco sulla Perdonanza che dovrebbe arrivare in giornata.

Il giubileo celestiniano, che si celebra all'Aquila ogni anno a fine agosto, è l'unica candidatura presentata dall'Italia come singolo Paese, visto che sia la transumanza che l'alpinismo erano candidature condivise con altre nazioni.

Il dossier sulla Perdonanza è stato curato direttamente dal Mibact.

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 12 Dicembre 2019 11:51

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