Dopo le polemiche sul Festival degli Incontri, che si sarebbe dovuto tenere nel mese di ottobre all’Aquila, la direttrice artistica Silvia Barbagallo sarà in città con Zerocalcare, Donatella Di Pietrantonio e altri ospiti che avrebbero dovuto far parte del cartellone dell'evento finanziato dal Mibact con uno stanziamento straordinario di 700mila euro a valere sui fondi destinati al decennale.
L'appuntamento è fissato per mercoledì 22 gennaio, alle ore 18:30, presso la sala conferenze della Libreria Colacchi in corso Vittorio Emanuele 5.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti: per chi non riuscisse a salire in sala conferenze, sarà possibile seguire la diretta dell’evento al piano terra della Libreria, su uno schermo appositamente allestito. L’incontro sarà trasmesso in diretta sul canale web e sulla pagina facebook di ‘Streaming World Tv’.
Silvia Barbagallo, direttrice artistica del Festival già designata in giugno come responsabile editoriale della manifestazione, ha deciso di rispondere all’invito che le era stato rivolto da un gruppo di cittadini aquilani a seguito dello strappo con il Comune dell’Aquila che aveva portato alla cancellazione dell'evento. Insieme a lei ci sarà il fumettista Zerocalcare, l’artista che il sindaco Pierluigi Biondi aveva detto di non volere all'Aquila e che sceglie di tornare in città per questa particolare occasione, la scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio, Annalisa De Simone, già presidente del Teatro stabile d'Abruzzo e ideatrice del format, e altre personalità della cultura nazionale.
“Ho accettato con grande piacere l’invito che nei mesi scorsi un gruppo di aquilani mi avevano rivolto e che per ragioni di lavoro non ero riuscita ancora ad onorare”, spiega Barbagallo ai microfoni di newstown. “Penso che dopo vari mesi e dopo aver ascoltato solo la versione del Comune e del Sindaco, avesse senso ripristinare i termini di un racconto quantomeno equilibrato. Insieme a me ci saranno anche alcuni ospiti che avrebbero partecipato alla manifestazione attraverso progetti o interventi”, conferma Barbagallo.
L'invito alla direttrice artistica del Festival era stato inoltrato in ottobre con una raccolta firme, avviata nel giorno in cui si sarebbe dovuta inaugurare la manifestazione da un gruppo di cittadini aquilani che avevano chiesto si facesse chiarezza su quanto accaduto con l'intenzione di alimentare un dibattito a più voci, e più ampio, sulla cultura in città. "Non vogliamo alimentare ulteriori contrapposizioni - avevano chiarito i cittadini, firme note e non - tuttavia non possiamo restare indifferenti rispetto a ciò che è accaduto, nostro malgrado. Come si è potuti arrivare a questo punto? Come è stato possibile trasformare un evento immaginato per L’Aquila e il ‘suo’ decennale in un momento così lacerante per il tessuto comunitario della città? È per rispondere a queste ed altre domande che abbiamo ritenuto giusto invitare a L’Aquila la direttrice artistica della manifestazione, Silvia Barbagallo, per capire che evento si era immaginato, con quale spirito e con quali finalità, e che contributo avrebbe potuto portare alla città". Una discussione a più voci "che, ci auguriamo, possa aprire anche ad un confronto allargato sulla cultura in città, sui fondi stanziati in questi anni e sulla loro ricaduta sul territorio, sull’industria culturale come possibile volano di rilancio economico oltre che sociale".
Nei mesi scorsi, “a seguito della mia nomina decisa dal Mibac a valle di un bando pubblico, ho costruito una squadra di segreteria alla direzione con alcune consulenze specifiche. Abbiamo lavorato alla costruzione del palinsesto cercando d’individuare un periodo che fosse consono e luoghi che fossero adeguati ad ospitare gli eventi. E non è stato semplice”, sottolinea Barbagallo. “Ci siamo contemporaneamente messi a lavorare sulla parte creativa, cercando una immagine forte ideata da un autore di profilo nazionale come Guido Scarabottolo, e abbiamo anche abbozzato una politica di avvicinamento all’evento attraverso una strategia di comunicazione e social. Un lungo lavoro che è stato portato avanti in assenza di contratti firmati, quindi con un grande senso di precarietà”.
Aggiunge Barbagallo che “l’idea alla base del festival era di pensare ad un evento che portasse con sé grande rispetto per una città profondamente ferita e, dunque, un programma che proponesse vere e proprie produzioni pensate e create ad hoc per L’Aquila e per il festival. Agli autori, agli scrittori e agli attori previsti in cartellone era stato chiesto, insomma, uno sforzo maggiore”.
Sta di fatto che per le ragioni note il Festival è saltato e non è ancora chiaro se si farà nel 2020. Di questo e altro si parlerà mercoledì sera con Barbagallo, Zerocalcare, Di Pietrantonio, De Simone e gli altri ospiti attesi.
Il videomessaggio di Biondi a Silvia Barbagallo: "Le do il benvenuto, se vuole potrà aiutarci con la candidatura a capitale della cultura"
“Ho saputo dai giornali che Silvia Barbagallo sarà in città. Le do il benvenuto e il bentornato. Anche se non ho mai avuto il piacere e la possibilità di confrontarmi con lei telefonicamente né di persona, non c’è alcuna forma di pregiudizio o di risentimento per come è andata la vicenda del Festival”.
In un video pubblicato su Facebook sulla sua pagina ufficiale, Pierluigi Biondi, in maniera a dire il vero abbastanza inaspettata, ha teso a Silvia Barbagallo un ramoscello di ulivo, invitandola anche a dare un proprio contributo al dossier che il Comune sta preparando per la candidatura dell’Aquila a capitale italiana della cultura.
“Giovedì” afferma Biondi nel video “ci sarà un secondo incontro per discutere della candidatura. Se Silvia Barbagallo ha la voglia, la volontà e il tempo di mettere ancora a disposizione le proprie conoscenze e la propria intelligenza in favore dell’Aquila, sarò lieto di accogliere un suo contributo scritto, che saremo felici, insieme ai curatori del dossier, di accogliere e valutare. Magari sarà l’occasione per vederci e conoscerci di persona. ”.