Mercoledì, 29 Gennaio 2020 17:15

Munda, museo autonomo: bando internazionale per la ricerca del direttore

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Il Museo Nazionale d’Abruzzo a dicembre è entrato a far parte della rete dei musei autonomi italiani.

La nuova organizzazione del Mibact riconosce la rilevanza del Museo Nazionale d’Abruzzo che offre, attraverso la collezione archeologica e quella di dipinti, sculture e oreficerie che vanno dal Medioevo all’età moderna, una testimonianza vitale dell’identità e della storia della cultura della regione Abruzzo. Alcune delle opere custodite al Munda sono state recuperate tra le macerie del sisma che ha colpito l’Aquila nel 2009 e restituite alla collettività grazie a complessi interventi di restauro.

"Come è successo per le altre realtà che hanno visto rafforzata la loro autonomia sono sicuro che anche per il Munda - Museo Nazionale d’Abruzzo s’innescherà un percorso virtuoso che contribuirà alla crescita e allo sviluppo del territorio, facendone un importante attrattore culturale e turistico", ha spiegato Dario Franceschini a margine del riconoscimento. "La rinascita dell’Aquila passa anche dalla cultura; l’autonomia funziona: in questi anni ha portato sicuramente maggiori visitatori, ma è stata soprattutto un ottimo strumento per modernizzare i musei italiani e rafforzare la tutela e la produzione scientifica. I dati parlano chiaro: l’incrocio tra riforma e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per il sistema museale italiano”.

I musei autonomi sono scelti in base alla rilevanza dei luoghi e delle collezioni, alle potenzialità di sviluppo, alla distribuzione geografica, agli elementi storico artistici, alla sostenibilità economica, agli impatti sociali sulle comunità. In tutto i nuovi musei autonomi individuati dalla riforma sono otto, diffusi un po' in tutta Italia, ma con una decisa preponderanza del centro sud: si va dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna al duo Vittoriano-Palazzo Venezia a Roma, dal Museo archeologico Nazionale di Cagliari al Palazzo Reale di Napoli, dal Museo Nazionale di Matera fino al Parco Archeologico di Sibari.

"Sono molto felice - è stato il commento della direttrice del polo museale d'Abruzzo Lucia Arbace - è un riconoscimento che premia il lavoro fatto in questi quattro anni, pur in condizioni difficili e con poco personale. L’autonomia consentirà al museo di avere maggiori libertà dal punto di vista amministrativo, anche se non sotto il profilo delle assunzioni, e di muoversi con più agilità nel reperimento di fondi, fermo restando che i trasferimenti da parte del ministero non verranno meno. La riforma non si applica a tutto il polo museale regionale ma solo al Munda, che sarà dunque il faro di una rete, come accade già in altre regioni, per esempio Liguria e Umbria. In questi quattro anni, da quando ci siamo trasferiti a Borgo Rivera, abbiamo incrementato le visite del 20%. Un risultato che abbiamo raggiunto curando mostre di qualità e implementando le nostre attività convegnistiche".

Adesso, come per i primi musei e parchi archeologici oggetto della riforma del 2014, la selezione del direttore avverrà con bando internazionale: l’avviso sarà pubblicato domani sull'Economist, affinché possano concorrere i maggiori esperti di gestione museale. Si cercano 13 super direttori da destinare ad altrettanti istituti, compresi il Munda e gli altri 7 appena promossi.

Dal 2014 ad oggi "le nuove regole hanno portato nei musei statali italiani oltre 10 milioni di visitatori in più (+34,1%) e aumentato gli incassi", ha ribadito Franceschini illustrando il bando. "Sono cresciuti i grandi ma anche e soprattutto i piccoli e questo anche per il lavoro straordinario dei direttori. Con il nuovo bando mi aspetto si candidino in tanti dall'Italia e dall'estero perché nella cultura non conta la nazionalità, conta il merito". 

 

 

Ultima modifica il Mercoledì, 29 Gennaio 2020 17:31

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