Oltre 3,3 milioni di visitatori in 10 anni, incassi per 12,7 milioni di euro di incasso da biglietteria (+14% nel 2019), quasi 15 mila abbonamenti, la collezione passata da 235 a 531 opere, 14 allestimenti della collezione, 106 mostre.
Sono solo alcuni dei numeri del Maxxi, il museo delle arti e dell'architettura del XXI secolo che oggi compie i suoi primi 10 anni e si avvia a vivere la sfida di una nuova sede nel centro storico dell'Aquila ferita dal terremoto, che sarà inaugurata il 31 marzo e aperta al pubblico dal 21 di giugno. "Dieci anni in cui siamo stati laboratorio di creatività e di sfide, luogo non elitario, poroso alle idee e ai sentimenti degli artisti, alla ricerca", sottolinea con orgoglio la presidente Giovanna Melandri.
Accanto a lei, nella sala conferenze del grande edificio progettato da Zaha Hadid ed inaugurato a maggio 2010, il ministro della cultura Dario Franceschini applaude: "L'idea di dare vita a questa istituzione è stata lungimirante". E' stato lui, appena tornato al Collegio romano nel settembre 2019 a ripristinare al museo romano i fondi che il governo gialloverde aveva tagliato. E nel milleproroghe, anticipa Melandri, ci sono fondi in più soprattutto per il 2020 per l'acquisizione delle opere: "Va fatto un investimento sulla creatività contemporanea - sottolinea il ministro ricordando che nella riforma andata in vigore ieri - è stata istituita una direzione generale interamente dedicata a questo settore".
Quanto al Maxxi: "Continueremo a supportare il museo che ha accompagnato e accettato l'idea di aprire una sede all'Aquila e può darsi che in prospettiva al museo romano chiederemo anche altro". Parole, commenta Melandri, "che per noi sono il modo migliore per festeggiare il nostro compleanno, siamo prontissimi ad accogliere altre sfide". Al ministro un ringraziamento pubblico per i fondi; "ha corretto un taglio doloroso" per il futuro, dice, l'auspicio è di poter contare sulla "continuità" di finanziamenti pubblici.