E’ l’intellettuale italiano più letto e conosciuto in Europa e nel mondo. Ignazio Silone è stato soprannominato col termine gandhiano di "mahatma" (grande anima) forse perché il suo schema narrativo è fatto di un linguaggio semplice, a volte poco letterario, costruito sulla base della salda cultura contadina da cui proviene che è, alle volte, il risultato delle narrazioni delle storie di vita, delle leggende e delle credenze popolari apprese, in età giovanile, nel suo Abruzzo.
Custode dell'archivio dello scrittore abruzzese è il Centro Studi Siloniani che si trova nell’ex convento dei Minori Conventuali a Pescina. L'edificio ospita annualmente - dal 1988 - il “Premio Internazionale Ignazio Silone”, a cui partecipano e vengono premiati i più importanti nomi nel panorama culturale internazionale.
Il Premio è stato normalizzato negli anni '90 con apposita Legge regionale (n. 94 del 2 maggio 1995) che ne garantisce la continuità, nel ricordo, dell’opera dello scrittore. Negli anni, il prestigioso riconoscimento è stato attribuito a Kazimierz Brandys, David Maria (al secolo Giuseppe) Turoldo, Alessandro Galante Garrone, Luise Rinser, Carlo Bo, Riccardo Bauer, Ermanno Olmi, Victor Zaslavsky, Enrico Craveri, Carlo Lizzani.
Il 5 aprile 2014, nella sala conferenze del Teatro S.Francesco di Pescina, verrà premiata Suor Laura Girotto. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa organizzata stamane in Regione, proprio nella sala che porta il nome di Silone, il presidente onorario del premio, Walter Di Bastiano: "Il premio vuole essere il riconoscimento alla vita straordinaria di Suor Laura Girotto", ha spiegato. "Nata a Torino nel marzo del '44, quinta di sette figli, Suor Laura si diploma nel 1962 col titolo di modellista/stilista/figurinista di Alta Moda, producendo una collezione di modelli acquistati da una nota Casa Torinese di prêt a porter. In settembre, decide però di seguire la vocazione alla vita religiosa che maturava da tempo ed entra nell’Istituto delle Suore Salesiane di Don Bosco".
Ben presto, si realizzerà il suo sogno missionario: "Viene inviata prima in Egitto, poi in Siria e Libano, dove lavora in qualità di insegnante e assistente di ragazze orfane per cinque anni. Nel 1993 si sposta in Etiopia: nella Regione del Tigray, ad Adwa, è richiesta dagli anziani della città una presenza dei figlie e figlie di Don Bosco per l’educazione dei giovani. Suor Laura vi arriva nel Novembre 1993 in 'avanscoperta' e in situazione del tutto pionieristica".
Sono molti i progetti realizzati da Suor Laura Girotto in Etiopia: "Fin dall’inizio si dedica con le prime consorelle alle fasce più deboli e discriminate, donne e bambini. In assoluta mancanza di risorse finanziarie, fa appello ai familiari e ai molti amici incontrati nei lunghi anni di lavoro in Italia e all’estero. Come risposta nasce l’Associazione Amici di Adwa, Onlus grazie alla cui attività si costruisce la missione Salesiana Kidane Mehret che oggi gestisce, dando priorità assoluta alle fasce più povere, normalmente escluse dalla società: una scuola materna, elementare, media e superiore; una scuola tecnica e professionale di avviamento al lavoro; una scuola di alfabetizzazione per donne ed adulti esclusi dall’educazione; un progetto agricolo in grado di soddisfare le esigenze primarie della missione e della popolazione specialmente in tempi di carestia; un ostello per accogliere ragazze a rischio; un progetto di assistenza sociale e avviamento al lavoro cooperativistico a livello familiare per madri nubili, mogli abbandonate/maltrattate o vedove di guerra".
Alla missione di Suor Laura, ad oggi, lavorano regolarmente stipendiate 236 persone con una percentuale del 70% di presenza femminile: tutte sono state qualificate o ri-qualificate per rispondere alle esigenze della loro figura professionale. "Una donna molto impegnata nel sociale che corrisponde agli ideali siloniani e alle finalità del premio internazionale - ha commentato il presidente governatore Gianni Chiodi, presente alla conferenza stampa - un riconoscimento questo di alto valore morale e sociale per la sua storia missionaria e il suo straordinario lavoro per le fasce più deboli e discriminate".
Suor Laura verrà premiata il 5 aprile, a Pescina. "Sarà l'occasione per confrontarsi anche sulla lotta alle mafie", ha sottolineato il sindaco di Pescina e presidente del Centro Studi, Maurizio Di Nicola. "Quest'anno, infatti, abbiamo deciso di conferire lo speciale premio 'Fontamara' all'associazione Libera fondata da Don Ciotti e, in particolare, alla campagna 'Miseria Ladra'. Non solo. Abbiamo pensato ad un 'aperitivo' del premio, venerdi 4 aprile. Alle 18, si terrà un convegno sugli 'Strani incontri di Silone' con alcuni personaggi religiosi, Celestino V e Don Milani in particolare. A sera, poi, un monologo teatrale ispirato a 'Il segreto di Luca'".
Per la sezione di concorso "Tesi di laurea", la giuria ha premiato il prof. Alessandro La Monica, per la tesi di perfezionamento in discipline filologiche e linguistiche moderne dal titolo "Il seme sotto la neve", edizione critica del capolavoro siloniano discussa presso la scuola normale superiore di Pisa in cotutela con l'università di Zurigo. Per la sezione di concorso "I giovani e Ignazio Silone", invece, gli studenti delle scuole secondarie d'Abruzzo sono stati invitati a confrontarsi con alcuni personaggi femminili dell'opera dello scrittore. La giuria ha ritenuto meritevoli gli studenti Anastasia Huryanova della classe V liceo scientifico 'Pollione' di Avezzano e Chiara Pirani della classe IV A del Liceo scientifico Nicola di Guardiagrele.
Per informazioni sul programma del Premio Silone, www.silone.it