Lunedì, 02 Marzo 2020 10:58

Giancarlo Ciccozzi espone nel cuore della “grande mela”

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Il prestigioso Metropolitan Pavilion di Manhattan, sulla 18th Street, ospiterà le opere del maestro Giancarlo Ciccozzi per l’edizione 2020 di Scope New York.

Nella “grande mela” è il periodo dei grandi eventi d’arte che raccoglie collezionisti, galleristi e estimatori dell’arte contemporanea da tutte la parti del mondo. Con la curatela dalla casa d’aste e galleria “Prince Art Gallery” del noto gallerista e mecenate Armando Principe, Ciccozzi sarà visitabile fino all’8 marzo 2020.

La mostra di livello mondiale annovera artisti tra i più quotati e conosciuti del panorama dell’arte contemporanea. Un impegno culturale negli USA tutto italiano, anzi aquilano, che ha in serbo mostre e novità incentrate sull’arte povera e informale delle continue sperimentazioni artistiche del maestro Ciccozzi.

Ciccozzi è reduce dei grandi successi delle esposizioni internazionale di Miami e Innsbruck; ha riscosso talmente tanto successo dal pubblico americano che ha voluto accettare con slancio le proposte degli addetti ai lavori d’oltreoceano di tornare ad esporre in alcune prossime importanti manifestazioni. E sempre supportato dalla Prince Art Gallery è stato invitato ad esporre per il mese di giugno a Basel in Svizzera, uno degli appuntamenti fondamentali per il collezionismo e il mercato dell’arte contemporanea europea e punto di incontro di nuove idee e concezioni.

Ciccozzi è soprattutto conosciuto dalla critica che conta per la sua linea pittorica che si ispira alle tradizioni e ai metodi antichi dei grandi maestri del 900. Una cifra stilistica inconfondibile dove i più disparati materiali incontrano una tecnica antica, ma innovativa, che lo portano ad essere sempre più al centro di una lente d’ingrandimento di carattere internazionale. Con Ciccozzi la materia si trasforma creando mappature emozionali dove l’opera d’arte cambia i termini della narrazione, virando verso nuove possibili storie comunque e sempre imprescindibilmente legate alla sublimazione poetica della materia stessa. Sia mentalmente che artisticamente è al centro di culture e tradizioni eterogenee in continua evoluzione.

Ciccozzi è l’emblema di un laboratorio globale di convivenza internazionale. Ed è proprio a queste tradizioni ed ai loro simboli, talora statuari per l’Oriente talora privi di immagini e iconoclasti per l’Occidente, che si ispira la selezione di opere fatta personalmente dall’artista. Opere diverse per tecniche e materiali realizzate negli ultimi 2 anni. L’artista annuncia che per la prossima mostra che organizzerà nella sua amata città, (agosto) riserverà una sorpresa per il pubblico, non solo a livello artistico e personale, ma anche a livello culturale, dedicato esplicitamente allo slancio per una celere rinascita della Città dell’Aquila.

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