Domenica, 23 Agosto 2020 14:10

Perdonanza, Bolla e Ramo d'Ulivo: il passaggio di consegne

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Si è svolta stamattina, nella sede istituzionale del Comune dell'Aquila di Palazzo Fibbioni, la cerimonia di passaggio delle consegne tra i principali figuranti del Corteo storico della Bolla del Perdono. Si tratta del primo evento ufficiale della 726esima Perdonanza, la prima dopo l’iscrizione alla lista Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

La Dama dell Bolla dell'edizione 2019, Sara Luce Cruciani ha consegnato l'astuccio in cui per secoli è stata custodita la Bolla del Perdono di Papa Celestino V del 1294, a Desirèè Buccirè, la Dama di quest'anno, che il prossimo 28 agosto lo porterà fino alla Basilica di Collemaggio.

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Massimo Fornella, che vestirà i panni del Giovin Signore, ha ricevuto dal suo predecessore Federico Vittorini l'altro simbolo della Perdonanza, il Ramo d'ulivo del Getsemani. Con questo ramo il Cardinale Matteo Zuppi percuoterà per tre volte la Porta Santa della basilica di Collemaggio per ordinarne l'apertura e dare dunque il via al Giubileo annuale dell'Aquila.

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Presente anche Angela Marrone, Dama della Croce, che ha ricevuto il cuscino sul quale sarà deposta la Croce del Perdono, realizzata per il ventunesimo anno dalla storica aquilana Laura Caliendo. La Croce sarà indossata dal Cardinale Matteo Zuppi in occasione dell’apertura della Porta Santa.

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Ad officiare la cerimonia, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi.

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Un momento solenne, quello di stamattina, e rappresentativo delle celebrazioni segnate quest'anno dall'emergenza Covid.

"I principali figuranti si fanno fedeli interpreti del messaggio che la Perdonanza 2020 intende trasmettere, un'edizione all'insegna della sicurezza e della rinascita. Sono donne e uomini in prima linea nella corsia ospedaliera, nei supermercati (sempre aperti anche nel periodo del lockdown dell’emergenza sanitaria per le esigenze alimentari della popolazione) o giovani che rappresentano il futuro del territorio. Le loro storie ci insegnano che occorre sempre andare avanti. Così come L’Aquila, in piena sintonia con il rivoluzionario messaggio celestiniano, ha insegnato che il covid non ferma la cultura, come non lo ha fatto il sisma e che, anzi, attraverso di essa, si riparte e si ricostruisce" le parole del primo cittadino.

"Oggi lanciamo il messaggio che la paura si sconfigge con la consapevolezza non con il rifiuto a vivere la quotidianità. L'emergenza coronavirus non è finita - ha aggiunto Biondi - ma dobbiamo continuare affrontarla con la consapevolezza che i rischi vanno gestiti e la quotidianità vissuta".

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