Martedì, 20 Maggio 2014 18:40

"Alpinismo e conservazione della natura: il laboratorio Gran Sasso". Domani convegno a Roma

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Domani 21 maggio, a Roma, alle ore 17, presso la sede storica della Società Geografica Italiana, a Villa Celimontana (via della Navicella 12, a poca distanza dal Colosseo), si terrà un importante evento con al centro due volumi e una mostra documentaria realizzati dalla casa editrice Ricerche&Redazioni di Teramo.

I libri sono l’Atlante Storico del Gran Sasso d’Italia, di Silvio Di Eleonora, Fausto Eugeni e Lina Ranalli, e Storia dell’alpinismo in Abruzzo di Stefano Ardito. La mostra documentaria è Sua Maestà il Gran Sasso d’Italia.

L’evento avrà come tema centrale “Alpinismo e conservazione della natura: il laboratorio Gran Sasso”, con la partecipazione di numerosi relatori: Ezio Burri, Massimo Cialente, Giovanni D’Ercole, Agostino Da Polenza, Rodolfo De Laurentiis, Arturo Diaconale, Luca Grazzini, Franco Salvatori, Lorenzo Santilli e Alfio Signorelli.

Il giornalista e saggista Salvatore Santangelo (tra i promotori dell’iniziativa) che modererà la tavola rotonda ha affermato: “Il Gran Sasso e i monti della Laga sono un ambiente naturale fortemente positivo e caratterizzato. Un ambiente di particolare pregio paesaggistico, un luogo di turismo, alpinismo ed escursionismo".

"Il carico storico e il valore della tradizione ne distinguono l’unicità, il forte interesse scientifico con i formidabili laboratori INFN e il rinnovato interesse a diventare un centro di monitoraggio dei cambiamenti climatici ne accrescono il pregio. Eppure il sistema Gran Sasso fatica a mantenere una sua sostenibilità economica e a essere traino di un’economia disastrata dal terremoto".

"Un'economia che ha bisogno non più solo di idee e tantomeno di chiacchiere, ma di fatti. Dobbiamo aiutare lo sviluppo della città e della regione anche attraverso investimenti imprenditoriali che vedano la montagna come protagonista. In questo senso mi sembra che la scelta dell’attuale amministrazione Cialente (che riprende e riattualizza il “Piano d’area” voluto in modo trasversale da tutte le forze politiche del territorio e sostenuto dall’indimenticato sottosegretario Nino Sospiri che da uomo della Costa credeva nelle potenzialità della nostra montagna) va nella giusta direzione puntando a creare un unicum in cui ambiente, storia, tradizione e sport trovino il giusto equilibrio".

"Ora va pensata e realizzata un’articolata azione di marketing territoriale che metta a sistema le potenzialità e i valori in modo da promuovere anche in senso economico l’offerta turistica della montagna d’Abruzzo. Un’offerta che si collochi all’interno di un circuito virtuoso delle bellezze ambientali e culturali, architettoniche, dei sistemi produttivi tradizionali, dei circuiti di valorizzazione delle produzioni tipiche agro-alimentari, così come anche dei siti della spiritualità di cui l’Abruzzo è ricco. L’iniziativa di domani a Roma è un importante passo avanti in questa direzione”.

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