"Una iniziativa importante, fortemente supportata dal mondo dell'imprenditoria aquilana che ha creduto sempre, fino in fondo, alla ricostruzione della città. Con la mostra 'L'Aquila rinasce' e con la multivisione, un percorso emozionale sui 12 anni della ricostruzione, è possibile attraversare le storie umane, imprenditoriali, le storie della ricostruzione fisica e culturale che hanno caratterizzato questi anni".
Parole di Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa, che stamane, ai nostri microfoni, ha presentato "L’Aquila rinasce: storia, recovery plan, futuro", un'altra tappa del lungo cammino di Officina Italia, un progetto di Carsa - The thinking company, e Symbola - Fondazione per le qualità italiane.
La manifestazione è stata inaugurata stamane, con l'apertura della mostra e della multivisione che resteranno aperte ai visitatori fino al 18 luglio; a seguire, il primo dei quattro convegni che, in questi due giorni, animeranno il Palazzo dell'Emiciclo.
Un progetto che parte oggi dall'Aquila girerà poi l'Italia. "Siamo convinti che la ricostruzione aquilana sia una ricostruzione di grande qualità; non mi piace parlare di modelli, parlo di ricostruzione che ha una serie di pregi; il primo, la rapidità: 12 anni non sono tanti per una città di queste dimensioni; il secondo, la governance con l'Usra e l'Usrc che hanno rappresentato un punto di riferimento; il terzo, lo sviluppo della città della conoscenza, attraverso l'Università e la nascita del GSSI. Passaggi che rendono la ricostruzione del cratere 2009 un riferimento per il paese".
C'è ancora tanto da fare; la vera sfida, però, quella che si affronterà con il Recovery Plan, è un nuovo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio. "Se guardiamo l'Italia su scala mondiale - ha sottolineato Di Vincenzo - le nostre distanze sono quelle 'urbane' delle grandi metropoli; dobbiamo ripensare il nostro territorio come ad un sistema urbano diffuso. A Parigi si parla di servizi di comunità entro 15 minuti: qui, servizi di base dovranno essere presenti su base territoriale, penso ai servizi scolastici e sanitari, costruendo una nuova dimensione economica lavorando sui temi del neo popolamento, per attrarre popolazioni. Sta già avvenendo: nell'ultimo anno, a causa della pandemia, si sono riscoperti i borghi interni come luoghi del buon vivere. E' ovvio che non è immediato che questa riscoperta si trasformi in neo popolamento, ma è da qui che bisogna partire. Dico sempre che su 1000 persone che arrivano, 500 non torneranno; degli altri, una quota sarà interessata a tornare e una quota a venirci a vivere: sono fenomeni che stanno avvenendo ma vanno agevolati. I fondi del Recovery plan dovranno avere questa funzione".
Officina Italia è un’iniziativa promossa da Carsa e Fondazione Symbola che - sull’esperienza decennale maturata nelle ricostruzioni dell’Appennino centrale prima con Officina L’Aquila per il sisma del 2009 e poi con Ricostruire il Piceno, riabitare l’Appennino per il sisma 2016/2017 - affronta il tema di un rapporto più equilibrato e sostenibile tra le aree urbane più densamente popolate e quelle investite da processi di declino demografico, economico e sociale.
Un rapporto dialettico per superare la dicotomia che si è imposta in questi anni tra aree metropolitane e interne. Una visione, quest’ultima, che richiede un ripensamento e una reinterpretazione dell’assetto policentrico del Paese alla luce delle sfide della nostra contemporaneità.
Il tema che sempre più interessa la riflessione di studiosi e decisori politici è quello di rendere le città più abitabili e i territori più abitati affinché questi ultimi non vengano percepiti come aree di esondazione delle contraddizioni delle aree urbane più densamente popolate, ma diventino le aree del Buon Vivere.
Sulla base di questa premessa è stato pensato un programma che affronta anche le questioni più stringenti e attuali e che interessano maggiormente i cittadini.
Il primo convegno, quello che si è tenuto stamane, dal titolo L’Aquila rinasce ha raccontato il processo di ricostruzione con la voce di alcuni dei protagonisti. Il secondo, che si è svolto nel pomeriggio, ha discusso di Appennino, ritorno al futuro.
L'intervista al vice presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso, l'imprenditore Gianni Frattale
L'intervista all'assessora al turismo del Comune dell'Aquila, Fabrizia Aquilio
Ecco nel dettaglio il programma di sabato 3 luglio
Sabato 3 luglio 2021, Palazzo dell’Emiciclo_ore 9:30/11:00 Recovery Plan, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
- Gennaro Strever, Presidente Ance Chieti Pescara
- Roberto Di Vincenzo, Presidente Carsa, Coordinatore generale Officina Italia
- Guido Liris, Assessore Regione Abruzzo
- Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria
- Guido Castelli, Assessore Regione Marche
- Giovanni Legnini, Commissario straordinario per la ricostruzione nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria
- Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola
Palazzo dell’Emiciclo_ore 11:30/13:00 Officina Italia. Ricostruzione, comunità, buon vivere
- Ezio Iervelli, Presidente Ance Teramo
- Massimiliano Monetti, Presidente Confcooperative Abruzzo
- Giampiero Lupatelli, Economista territorialista, Vicepresidente Consorzio Caire
- Tommaso Navarra, Presidente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
- Marco Mari, Presidente Green Building Council Italia
- Flavio Monosilio, Direttore Centro Studi ANCE, Associazione nazionale costruttori edili
- Romano Benini, esperto nell'ambito della struttura del Commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria
- Fabio Renzi, Segretario generale Fondazione Symbola, Officina Italia