Giovedì, 11 Novembre 2021 13:13

Un successo la presentazione del VI volume dei Quaderni del Cotugno presso la Fondazione Carispaq

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E’ stato presentato ieri pomeriggio, presso l’Auditorium della Fondazione Carispaq all’Aquila, in una sala gremita ed attenta, l’ultimo volume della Collana I Quaderni del Cotugno, edito da One Group e sostenuto dalla Fondazione stessa.

Ad aprire l’incontro il Prof. Fabrizio Marinelli, Presidente dell’Assemblea dei Soci della Fondazione Carispaq e la Dott.ssa Antonella Tozza, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale.

In tantissimi hanno ascoltato gli interventi tenuti dal Prof. Francesco Sabatini, Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca ed uno dei più insigni linguisti che ha parlato del testo letterario in una tipologia generale dei testi, e dal Prof. Carlo De Matteis, storico docente di letteratura presso l’Università dell’Aquila che invece è entrato nello specifico della pubblicazione con una relazione dal titolo una conversazione sui quaderni del Cotugno.

I due studiosi hanno parlato dell’importanza di questo libro, il VI della Collana, che segna, dopo alcuni anni di interruzione, la ripresa della pubblicazione de I Quaderni del Cotugno avviata nel 2004 per iniziativa della allora Dirigente Scolastica Elda Fainella.

Il sesto numero contiene due saggi “Ungaretti e il Barocco: l’arte della parola” di Roberta De Zuani e “Sabatino Ciuffini, poeta: una proposta di lettura dello scrittore aquilano” di Anna Lucia Bonanni. "Questo studio su Ungaretti e il Barocco nasce da due mie grandi passioni – ha dichiarato Roberta De Zuani, autrice del volume - quella per la poesia e quella per l’arte, e dalla curiosa e complice attrazione che ho sempre provato per il Novecento e per il suo secolo gemello, il Seicento. Amore per la poesia. Amore per lo studio, amore per il mio lavoro, il più bello del mondo. Un lavoro che ha senso se lo pensiamo in una relazione fitta tra presente, passato e futuro. Un lavoro che, centrato sulle studentesse e sugli studenti, si propone di alimentare dubbi e non certezze, che tenta di sollecitare lo spirito critico creando relazioni tra concetti anche apparentemente molto distanti, utilizzando la bellezza della poesia e dell’arte non in funzione consolatoria e come spunto di evasione, ma come strumenti unici di crescita e di valutazione di sé e della realtà tutta, con lo scopo, civile, di risvegliare le coscienze e di fornire alle nuove generazioni, giorno dopo giorno, gli strumenti per essere liberi di cambiarla la realtà. Possibilmente in modo etico e giusto, per tutte e tutti".

Per Anna Lucia Bonnani, l’altra autrice del VI volume de I Quaderni de Cotugno, "è una felice coincidenza il fatto che la ripresa delle pubblicazioni dei Quaderni del Cotugno ospiti un piccolo saggio su uno dei suoi illustri diplomati, il poeta e sceneggiatore aquilano Sabatino Ciuffini, che nel 1944, tra le tante traversìe della sua vita e della guerra, riesce a ottenere la licenza liceale. Per una serie di ragioni, durante la sua vita, trascorsa tra il 1920 e il 2003, Ciuffini non è riuscito a farsi conoscere come poeta a un pubblico che andasse oltre la cerchia qualificata ma ristretta dei suoi estimatori. Teneva moltissimo, tuttavia, alla qualifica di poeta, tanto che fu l’unica parola che volle sulla sua tomba, oltre al nome e le date. La pubblicazione dei Quaderni del Cotugno è stata per me una preziosa occasione per approfondire e ampliare un mio primo studio su questo autore, confluito a suo tempo in una serie di articoli giornalistici. Spero di essere riuscita in tal modo a offrire un modesto ma utile contributo alla sua scoperta e mi auguro che altri studi possano arrivare a illuminare e far conoscere uno scrittore che merita tutta la nostra attenzione come poeta di valore e il nostro doveroso rispetto di aquilani come concittadino illustre".

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