La Giunta Comunale ha approvato nella seduta del 24 dicembre il Protocollo, che verrà siglato nelle prossime settimane da Gran Sasso Science Institute e Comune dell’Aquila, per la costituzione di un Osservatorio Culturale Urbano della città dell’Aquila, il primo in Italia.
A darne notizia sono il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il Rettore del GSSI, Eugenio Coccia.
“Nel solco della visione tracciata dal dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura per il 2022 per cui la rinascita del nostro territorio era definitivamente sancita attraverso la costruzione di un modello di sviluppo a base culturale, nasce l’Osservatorio – spiega Biondi – La partnership con il GSSI è stata naturale: l’unione tra indirizzo politico e competenze dà al programma un valore di concretezza che posiziona L’Aquila nuovamente al centro delle eccellenze italiane. I dati raccolti saranno determinanti per orientare strategie e scelte”.
Così il Rettore Coccia: “Sono grato al Comune dell’Aquila per aver creduto nella proposta arrivata dalla nostra area di Social Sciences guidata dalla professoressa Alessandra Faggian, alla quale va il mio ringraziamento per il lavoro svolto in questa prima fase progettuale e per quello che svolgerà in futuro. Con lei hanno lavorato il professor Alessandro Crociata, esperto di economia della cultura e profondo conoscitore delle dinamiche del nostro territorio, e la dottoressa Maria Giovanna Brandano, anch’essa esperta di cultura e turismo. Sono certo che, sotto la guida scientifica dell’Area di Social Sciences del GSSI, l’Osservatorio contribuirà in modo prezioso al futuro della nostra città”.
L’Osservatorio svilupperà una approfondita attività di ricerca per la costruzione di indicatori puntuali (quali consumi, risorse economiche e occupazionali, produzione e offerta culturale, infrastrutture e luoghi della cultura) dei diversi settori culturali presenti sul nostro territorio: musei, mostre, spettacolo dal vivo, cinema, editoria, audiovisivo, new-media, associazionismo. La sua missione è lo sviluppo di un’analisi sistematica degli aspetti produttivi, culturali, economici e sociali del patrimonio e delle attività culturali, ma anche delle industrie creative nel territorio. Tale analisi sarà di supporto all’amministrazione comunale nel disegno e nel monitoraggio degli strumenti di intervento a sostegno del settore culturale, ma consentirà anche ai tanti operatori del settore presenti sul territorio di comprendere l’ambito di efficacia e l’impatto delle loro attività.
L’Osservatorio culturale, inoltre, si propone di diventare un luogo di incontro tra l’interesse pubblico e le attività private grazie a una partnership capace, nel lungo periodo, di riunire istituzioni e amministrazioni locali, fondazioni di origine bancaria, associazioni di categoria e associazioni attive nel mondo culturale.