Domenica 19 giugno, a Gagliano Aterno, piccolo paese della Valle Subequana di meno di 250 abitanti, si sono riuniti molti giovani da tutto l’Abruzzo, insieme agli abitanti del comune e dei territori limitrofi, per la prima riunione regionale di Officina Giovani Aree Interne. È stata la prima riunione assembleare in presenza per il progetto nato dal Comitato Tecnico per le Aree Interne a livello nazionale.
A parlare, dibattere e confrontarsi c’erano più di 50 persone in rappresentanza di associazioni, amministrazioni, imprese, artisti e anche solo per interesse personale di condividere uno spazio collettivo sul futuro dei giovani nella regione.
Una partecipazione che fa capire quanto il bisogno sia vivo e forte di incontrarsi, anche facendo chilometri di strada tra un paese e l’altro, per potersi finalmente confrontare di persona. Una pluralità di voci sapientemente armonizzata nel confronto pubblico. Un’assemblea arricchita dal vivace mercatino di prodotti locali, usato e artigianato, organizzato dai giovani neo-abitanti del paese insieme alla comunità e dalla visita guidata per i vicoli di Gagliano Aterno tra storia e immaginario futuro.
“Nonostante siano mesi che ci parliamo online, non ci eravamo ancora mai visti” dice Mario Puglielli, referente regionale per Officina Giovani Aree Interne in Abruzzo, esprimendo l’emozione di rivivere lo spazio della piazza aperta al dibattito.
Incontro avvenuto nella cornice di Gagliano Aterno e con l’accoglienza del giovane sindaco, Luca Santilli, che racconta dell’importanza che ha avuto l’impegno nella formazione e nella creazione di relazioni, che possono portare rivoluzioni nei piccoli comuni come questo. Ai giovani dice di “vivere realmente i paesi, di cercare gli spazi anche quando non ci sono e partire dall’ascolto dei territori e di chi li abita” ma anche la necessità di “spalancare i territori e aprire i paesi”. Sono molti i temi emersi e gli spunti da cui partire per le future progettualità e discussioni, a partire dal grande tema dell’energia e del potenziale delle comunità energetiche come strumento politico e sociale, come Gagliano Aterno sta dimostrando. Ma anche nel legame tra città e montagna, che non sia solo infrastrutturale ma anche nella governance del territorio, come ben illustra Federico Acconciamessa, consigliere del comune di Loreto Aprutino e referente ANCI Giovani per la provincia di Pescara.
Si è parlato del bisogno di scambiare competenze anche sugli strumenti e progettualità già attivi. Di come valorizzare i paesi che sono custodi delle sorgenti, non solo di acqua, ma anche di cultura, agricoltura e risorse di valore per tutto il territorio.
Non è mancata poi la discussione su temi caldi e cruciali quali l’importanza di dare seriamente attenzione al tema del patrimonio immateriale, delle persone, competenze e animazioni necessarie sui territori al di là dei fondi per le infrastrutture che rischiano di creare tante “cattedrali nel deserto” nei piccoli paesi della dorsale Appenninica (e non solo).
Vivo e partecipato è stato anche il dibattito sui trasporti e sulla difficoltà dei collegamenti dei piccoli paesi che non sono neanche posizionati lungo una linea ferroviaria. Si è discusso di come le connessioni e trasporti siano un diritto di base di tutti e tutte le cittadine, così come la Strategia Nazionale Aree Interne ha ben identificato come problema cruciale nelle disuguaglianze del paese e al quale ancora mancano risposte concrete. Temi da cui partire e su cui confrontarsi al più presto, evidenziando il bisogno di darsi punti di riferimento, una struttura e una strategia, che dalla SNAI abbia le radici e che possa supportarla come documento vivo e che deve adattarsi ai territori, come riassume la moderatrice dell’incontro, Annalisa Spalazzi, dottoranda al Gran Sasso Science Institute e referente per l’’area progettazione di Officina Giovani Aree Interne.
Per fare in modo di essere inclusivi, si comunicherà attraverso il gruppo Facebook di Officina Giovani Aree Interne Abruzzo, unendo digitale e analogico per mantenere vivo il dialogo, allargarlo e tenere informati tutti e tutte coloro che vorranno far parte di questa rete. Quel che è certo è che il successo di questo primo incontro è solo un inizio per un processo che vuole portare la voce dei giovani abitanti dell’Abruzzo, dell’Appennino e delle aree marginali, ma non solo. “Quel che è successo, non è scontato”, conclude Santilli. L’obiettivo è ora continuare con questi tavoli di riflessione e dibattito anche toccando altri paesi. “Fare queste riunioni nei paesi e non nelle solite sedi istituzionali è anche un modo di portare economia in questi territori, oltre che socialità” dice infine Raffaele Spadano, anche lui referente per Officina Giovani Aree Interne e promotore dell’iniziativa con l’associazione Montagne in Movimento, che da un anno e mezzo supporta il comune e la comunità di Gagliano Aterno nell’essere catalizzatore per giovani ed entusiasti che con determinazione e competenze vogliono lavorare insieme sui “vuoti relativi” che offre l’Appennino come spazio di immaginario collettivo ed alternativa dell’abitare.