Mercoledì, 27 Luglio 2022 09:31

Cantieri dell'Immaginario: Neri Marcorè canta "Le mie canzoni altrui"

di  Marco Giancarli

Tutto esaurito per Neri Marcorè che con “Le canzoni altrui”, ha letteralmente rapito il pubblico in uno spettacolo coinvolgente e all’insegna del buon umore. L’appuntamento era inserito nel cartellone dei Cantieri dell’Immaginario che giorno dopo giorno, sta portando sul palco di Piazza Duomo personaggi di calibro nazionale.

“Diciamo che seguendo le vicende di questi luoghi che hanno subito delle ferite – ha detto Neri Marcorè - il fatto di poter essere già tornati da un po' di tempo a rendere più viva la città dopo il colpo che aveva subito è qualcosa che è anche confermato dal fatto che ci sia questo festival e che questa sera io sia qui con il mio amico Domenico Mariorenzi a suonare”.

“Poi certamente, al di là di questo in generale, stare davanti a un pubblico, suonare e cantare delle canzoni è sempre una cosa vibrante ed emozionante ma un’emozione che circola, nel senso che col pubblico poi c'è uno scambio – prosegue - perché sono canzoni appunto non mie sono “altrui” ma che sento mie e quindi, spero anche nostre perché appartengono comunque al repertorio soprattutto italiano”.

“Sono canzoni che in qualche modo credo riguardino un po' tutti noi, a seconda delle tematiche che poi affronterò nel corso della scaletta, ma anche soltanto per il piacere di sentire e ascoltare alcuni brani che magari non siamo neanche troppo abituati a sentire perché poi a me piacciono quelle delle seconde e terze file, non le più conosciute dei vari cantautori”.

Che storia racconta il suo spettacolo?

“É una storia che è fatta di momenti sicuramente c'è un occhio sull' attualità e c'è uno sguardo anche alla mia storia, alla mia memoria di ragazzo che suonava, che strimpellava la chitarra, che suonava sentendo determinati dischi, che studiava ascoltando dei dischi e quindi magari alcune sono canzoni legate a questo”.

“Ma poi nel corso degli anni questa spettacolo si è evoluto – ha detto il cantante - perché poi le le canzoni da una quindicina che erano all'inizio 10 anni fa adesso ce ne sarebbero entrate anche 100 da fare, starei pure volentieri anche 3-4 ore sul palco perché mi piace molto però ogni volta si crea un percorso diverso e con un filo rosso che di sera in sera, cambia quindi non è mai lo stesso spettacolo e anche la formazione cambia perché a volte sono in duo con Domenico Mariorenzi e altre volte invece con la band siamo in 5 o 7 addirittura”. Ha concluso Marcoré prima di salire sul palco per il suo spettacolo.

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