La collega, Mira Carpineta, presenta la band "I MUSICI"
Taranta, pizzica e saltarello sono i ritmi mediterranei che risuonano nelle notti estive dell’Italia del Sud e non solo. Insieme alla musica e alle canzoni della tradizione popolare, narrano una cultura ancestrale e pur sempre attuale che si potrebbe riassumere nella gioia di vivere. I Musici, una giovanissima band abruzzese doc, da qualche anno (covid permettendo) porta in giro per l’Italia i colori di questa forza di suoni in movimento. Le danze riempiono le piazze piccole o grandi dei suggestivi borghi del mezzogiorno italico. Taranta, pizzica e saltarello celebrano l’energia, la gioia, l’amore, la lotta con la natura, che il mondo contadino affronta, nella stagione del sole, del mare, delle campagne, che restituiscono il frutto del duro lavoro rurale. Gonne che volano seguendo le movenze del corpo, nacchere che scandiscono il ritmo dei passi, sfide che si misurano sulla resistenza a mantenere il vigore dell’esecuzione. E la musica che incita al movimento, alternando momenti lenti a convulse coreografie. Quando nell’aria si spande il ritmo della taranta non è possibile trattenere i piedi né il corpo. Nonostante le restrizioni sanitarie e i lockdown loro hanno continuato a studiare e preparare fiduciosamente il loro repertorio. La ripresa dei concerti dopo la pausa causata dalla pandemia, ha consentito a questi ragazzi di liberare finalmente la loro energia. È un’intervista corale quella con i Musici, in cui ognuno di loro vuole tornare ad esprimere la propria vitalità riconquistata. Come tutte le band che si rispettino la loro storia inizia molto precocemente, magari per un caso fortuito o apparentemente negativo come potrebbe essere un piccolo incidente che costringe un giovane ragazzo a non poter camminare.