Non solo strutture e mezzi per favorire l’accoglienza, ma anche strumenti di ascolto e integrazione per le persone in fuga dalla guerra. Una collaborazione tra l'amministrazione comunale di Navelli (L'Aquila), l'omonimo Istituto comprensivo e il Centro Provinciale Istruzione Adulti (Cpia) L'Aquila garantisce ogni settimana dei corsi di lingua italiana rivolti alle famiglie provenienti dall'Ucraina, prevalentemente da Odessa e Kharkiv.
I corsi sono stati attivati all'interno di una struttura nel complesso Map di Civitaretenga e saranno portati avanti da docenti delle due scuole, entrambe dirette dalla professoressa Alessandra De Cecchis. "L'obiettivo - spiega - è anche quello di favorire il dialogo e la cooperazione tra la scuola e le famiglie degli alunni stranieri nel segno del pluralismo e del multiculturalismo che connotano entrambi gli Istituti che dirigo". Le lezioni sono volte anche a favorire le "buone pratiche" per l'accoglienza e l'inserimento di persone straniere. Il supporto logistico e tecnico è fornito dal Centro servizi di volontariato. Questa mattina c'è stata la prima lezione, sulle regole basilari della lingua italiana. L'iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione dei docenti Annarita Di Vincenzo (funzione strumentale Intercultura) e Fabio Iuliano.
Entusiasta il sindaco Paolo Federico. "Come amministrazione - commenta - ci siamo subito attivati per accogliere le persone in fuga dalla guerra. Oggi, con questa nuova iniziativa tenuta in collaborazione con Cpia L’Aquila e l’Istituto comprensivo di Navelli, contiamo di dare alle persone provenienti dall’Ucraina gli strumenti fondamentali per l'integrazione. Siamo consapevoli - aggiunge - che queste persone sono molto legate alla loro terra e che si trovano nel nostro territorio a causa di un evento estremo e disumano come la guerra, tuttavia lavoriamo per creare legami veri che possano andare oltre questo periodo e rimanere anche quando il conflitto sarà terminato".