Dopo i due anni di divieti e restrizioni torna l'aperitivo della Vigilia. Una tradizione tutta aquilana divenuta ormai un patrimonio immateriale apprezzato da aquilani e non solo.
L'evento che si autoconvoca ogni anno era nato come la scusa di un brindisi e di un bicchiere di vino per farsi gli auguri di Natale ma con il passare del tempo la scusa degli auguri è divenuta la festa stessa.
Il centro si popola di aquilani, studenti fuorisede e aquiani di ritorno. Nonostante gli eccessi, nonostante la confusione, quello dell'aperitivo di del 24 resta un momento di purà aquilanità.
La cantina del Boss resta il luogo di culto di questa festività laica e il giusto incipit da dedicare questa giornata, oltrepassando le polemiche e lasciandosi andare ad un po' di romantica nostalgia e di ingenua bonarietà, è il verso cantato dagli artisti aquilani nella canzone Domà :
"Aju boss domà, domà già lo saccio. Retrovo ji amici co na tazza e n’abbraccio..."
D'altronde a Natale siamo tutti più buoni...