Ultimo appuntamento dell’ISA per l’edizione 2014 de I Cantieri dell’Immaginario, con The fool on the hill, storia minima dell’uomo che uccise i Beatles, Giovedì 7 Agosto ore 21:30, nel palcoscenico di quest’anno: Piazza Santa Margherita, all’Aquila.
Alessandro Haber nel ruolo di Mark David Chapman, l’assassino di John Lennon, il matto della collina (the fool of the hill, appunto) che vide nel compositore americano il traditore dei Beatles e ne diviene il carnefice. Un monologo, soggetto e testo Stefano Valanzuolo, intervallato dalla musica dei Beatles arrangiata da Roberto Molinelli (con Brower, Takemitsu), che dirige anche la formazione abruzzese. La data dell’8 dicembre del 1980 si consegna alla storia con uno degli eventi più tristi della musica contemporanea, Haber ne ripercorre il racconto interpretando un personaggio intenso, materializza la follia dell’omicida che voleva rendere mito un personaggio narrato dalla musica della chitarra di Giampaolo Bandini e dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese.
8 dicembre 1980: l’inizio di un incubo per Mark David Chapman, la fine di un sogno, per milioni di fan. Era un bambino, Mark, quando i Beatles volarono finalmente negli States. Si invaghì di John, del suo stile così alternativo rispetto a quello di Paul. S’innamorò di canzoni all’apparenza innocue, ma capaci di scalfirgli l’anima. Non avrebbe rinunciato a quella musica per nulla al mondo. A costo di consegnarla alla storia, preservandola per sempre. Con cinque colpi di pistola.
Si dice che a chi muoia scorra davanti, in un istante, tutta la vita. Nelle ore trascorse ad attendere John, davanti all’ingresso del Dakota Hotel, Chapman ripercorre – come in un flashback estremo – quel sogno condiviso con milioni di ragazzi di tutto il mondo, ritrovando le canzoni, le frasi e i gesti che hanno segnato un’epoca. “Non posso credere che sia morto. Lui mi ha aiutato a vivere tante volte ” – dirà più tardi.
Alessandro Haber propone un viaggio nella testa di quello che è tutt’ora considerato il “pazzo” che uccise i Beatles, aprendo una piccola fessura attraverso cui sbirciare nel folle incubo che porta un uomo a trasformarsi da fan ad assassino. L’assassino di John Lennon.
Alessandro Haber bolognese di nascita, trascorre l’infanzia in Israele ma torna in Italia per rincorrere il suo sogno di sempre, recitare. Appena ventenne ottiene una parte in la “Cina è vicina” di Bellocchio e lavora con registi del calibro di Taviani, Fellini e Pupi Avati. Attore, regista, cantautore, Haber è il talento assicurato di questo ensemble.
Giampaolo Bandini considerato tra i migliori chitarristi italiani sulla scena internazionale, collabora stabilmente con artisti del calibro di Corrado Giuffredi, Elio (de le Storie Tese), i Virtuosi di Mosca e il Quartetto d’archi della Scala di Milano.