Si è svolta nella giornata di ieri, 23 marzo, la presentazione del libro “Mitti che Cristu era natu all’Aquila – Ju Vangelo aquilanu”, Edizioni DAIMON, scritto da Tonino Frattale. L'evento di presentazione è stato organizzato dall’Associazione "L’Aquila Incontra".
A coordinare l'evento è stata l'avvocata Fabrizia Aquilio, che ha messo in evidenza l’originalità dell’opera, che pur presentandosi come una “traduzione” del Libro che è alla base della vita cattolica, tuttavia trasforma i racconti in scene di vita, perché attraverso il linguaggio scelto dall’autore, le vicende raccontate prendono una nuova vita, vicina alla quotidianità di chi ascolta, riuscendo incredibilmente, attraverso un linguaggio antico, a dare una vivacità singolare al racconto di vicende che i più conoscono a memoria. Ogni scena prende colore, accade nel nostro tempo e accanto a noi.
Nella sua opera l’autore re-interpreta il racconto della vita di Gesù con un linguaggio fatto di figure ed evocazioni vicine alla nostra quotidianità, che ci fa accogliere con un sorriso di complicità il mistero narrato. L’originale scelta della lingua degli affetti, come spesso è definito il dialetto, di una lingua che crea un ponte tra la gente e la sua storia, ci consente anche di riflettere su come i dialetti siano un patrimonio culturale anche per la loro importanza antropologica.
Il Prof. Marcello Masci, che ha messo a disposizione per l’iniziativa l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”, ha evidenziato la portata poetica dell’opera, realizzata in quartine di endecasillabi, che consente di suscitare nel lettore emozioni nuove, mentre il Prof. Giancaterino Gualtieri ne ha colto l’assonanza con la poesia a braccio della poesia popolare.
La serata si è conclusa con la lettura di brani da pare dell’autore Frattale, molti dei quali su specifica richiesta del folto pubblico presente, che ha apprezzato con particolare trasporto.