Sabato, 08 Aprile 2023 11:19

A Fontecchio al via il progetto Cumpanis

di  Redazione

Una rassegna dedicata all'arte sociale, un'esperienza immersiva nella creatività e nella condivisione, una esplorazione delle dinamiche di comunità attraverso il simbolismo del pane. Questo sarà CumPanis, manifestazione in programma da venerdì 21 a martedì 25 aprile a Fontecchio, in provincia dell’Aquila, con un ricco programma di workshop, mostre, laboratori di autocostruzione, performance, concerti, passeggiate erboristiche e letterarie, spettacoli teatrali, contest artistici, tavoli di discussione e incontri con artisti.

CumPanis è un progetto indipendente ideato e totalmente autofinanziato da UnitedArt Fontecchio e dai suoi sostenitori, e il nome è stato scelto in riferimento all’etimologia della parola "compagno", che è appunto "coloro che condividono lo stesso pane". Tra i partner dell’iniziativa la Comunità 24 luglio, Arti e Spettacolo, Brucaliffo, United L'Aquila, Le Officine, La Kap, Frequenze, Lega Italiana Poetry Slam Abruzzo, Il Bivacco, Montagne In Movimento, Radio Antiche Rue, Foresta Modello e Collettivo Freaktion.

Il festival esplorerà le dinamiche di comunità attraverso il simbolismo del pane - spiegano gli organizzatori -, un elemento che è stato sempre associato a qualcosa di profondo, essenziale, elemento di sostenimento se non addirittura di sopravvivenza, un qualcosa di sacro. Proprio come l'arte, che reinventa mondi e linguaggi, e può creare legami profondi tra le persone. E ci saranno anche spazi di incontro, scambio e confronto, su temi sociali come quello dell’abitare, delle aree interne, degli spazi pubblici, del lavoro, delle comunità energetiche. La nostra vuole essere una chiamata all'azione, per trovare un modo per superare le barriere culturali e sociali, proseguendo il cammino che conduce verso una società più inclusiva e solidale”.

Per citare solo qualcuno degli eventi in programma, si partirà il venerdì 21 aprile, nel laboratorio d'arte Le officine, con una tappa regionale del Poetry Slam, una competizione di poesia con giuria popolare: otto poeti provenienti da varie parti d'Italia si sfideranno, utilizzando solo la propria voce ed il proprio corpo. A decretare il vincitore saranno cinque persone scelte a caso in mezzo al pubblico. Sabato 22 aprile, nella casa di arte e natura La Kap, da un'idea di Fabrizio Valente, in collaborazione con il collettivo Afedia, sarà in scena Kyorei, Spirito del vuoto, performance teatrale che racconta un viaggio interiore in cui il togliere, il sottrarre, saranno la chiave per una nuova consapevolezza.

A seguire poi il Concerto United, dove si esibiranno diversi cantanti, cantautori e gruppi vicini all’esperienza di calcio popolare United L’Aquila. Domenica 23 aprile, sempre a La Kap, torna poi il consueto appuntamento con il Kap Art Prize, un contest artistico aperto a tutti, durante il quale le opere realizzate verranno votate in maniera anonima dai visitatori della mostra per decretare il vincitore; contestualmente la serata sarà animata dalla jam session aperta organizzata dall’associazione Frequenze.

Lunedì 24 aprile appuntamento con Psicotropia Atossica, una performance all'interno di uno spazio-tempo psichedelico vissuta attraverso musica, danza e teatro organizzato e interpretato da Cristiana Alfonsetti, Elena D'Ascenzo e Davide Zanini.

La rassegna terminerà nel giorno della Festa della Liberazione, martedì 25, con una giornata dedicata soprattutto ai più piccoli con i giochi in piazza la mattina, un pranzo sociale a base di pizze a volontà realizzate da Samassekou Sekou rimettendo in funzione l’antico forno comunale, mentre il pomeriggio sarà animato da performance varie per concludere con lo spettacolo teatrale a cura del Teatro stabile dell’Aquila in collaborazione con Brucaliffo Con gli occhi di un clown, regia di Emilio Ajovalasit, con Cecilia Cruciani e la successiva Liberazione di Colori.

Tra i workshop da segnalare in particolare Mud Mod Mad, un laboratorio esperienziale di autocostruzione di un forno in terra cruda a cura del maestro e artista Ferdinando Renzetti, alla fine del quale sarà realizzata una vera e propria opera artistica collettiva che avrà anche una funzione di utilità sociale, ma saranno presenti anche laboratori a cura di Arti e Spettacolo e tante altre associazioni del territorio.

Cosa è dunque questo pane per una comunità, quali sono gli elementi essenziali che si condividono? - raccontano ancora gli organizzatori -: è un invito a guardare al di là della superficie delle cose, e ad indagare sul come le maschere che indossiamo influenzano la nostra vita e le relazioni con gli altri, creando frammentazione interiore che non può far altro che riflettersi all’esterno. È un invito a considerare la diversità come una forza positiva e a cercare un linguaggio comune, per connettere le comunità. Il linguaggio del pane, nella sua profonda essenza”. Per tutte le informazioni si può consultare il sito

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