Intensa, urgente e decisamente contemporanea l’ultima mostra di pittura proposta dall’Associazione Culturale Maks presso “la Dama di Capestrano”, lo spazio multidisciplinare che opera coraggiosamente nel suggestivo scenario rurale del paese abruzzese. A meno di un anno dalla sua inaugurazione, il vivace spazio espositivo, ha già collezionato nomi importanti del panorama artistico nazionale ed eventi segnalati da riviste di settore.
Lo scorso 1 aprile è stata inaugurata la mostra dell’affermata artista marchigiana Simona Bramati, che vanta nel curriculum artistico anche la presenza alla Biennale di Venezia. Il tema della mostra a “la Dama di Capestrano” è la violenza sulle donne, sintetizzata nel titolo Lovers Eyes, occhi degli amanti, che richiama un antico rito del ‘700, quando gli amanti clandestini si scambiavano come pegno d’amore il dipinto di un occhio. A dominare nelle opere sono infatti gli occhi e le emozioni che trasmettono di inquietudine, orrore, sofferenza, disincanto.
All’inaugurazione, che ha registrato il pieno di pubblico, hanno partecipato la pittrice Simona Bramati che ha raccontato di come il lavoro, messo insieme in anni di laboratorio e ricerca artistica, nasca dallo schock di una lapidazione a cui ha assistito in video e alla quale non ha potuto restare indifferente. Nascono da qui sguardi che sintetizzano intimità ferite che diventano manifesto universale di ingiustizia. La critica d’arte Antonella Muzi ha sottolineato nel catalogo i riferimenti alla grande tradizione ritrattistica a olio e a certi rimandi fiamminghi. Simona Giannangeli, del Centro Antiviolenza, che ha patrocinato l’evento, ha sottolineato l’importanza della collaborazione maschile nell’elaborare un fenomeno che colpisce tutti gli strati sociali e tutti i paesi, nonché della forza della sorellanza che genera rivoluzioni.
Una piccola rivoluzione la fa anche l’Associazione Maks, rappresentata da Simonetta Caruso e Letizia Perticarini; intervistate dalla coordinatrice dell’evento, la giornalista Giusi Fonzi, hanno parlato della convergenza di energie positive nel piccolo centro che hanno consentito di portare l’arte e la cultura tra pietre e vigne.
Un’arte questa volta fatta da donne sulle donne per riprendersi voci e spazi negati. Un dato su tutti: il 78% dell’arte museale ed espositiva è composto da autori maschili e la storia dell’arte è fatta da uomini. Sono però già diverse le rivoluzionarie operazioni di riscoperta di pittrici sconosciute e altrettanto valide che in tutte le epoche hanno lasciato capolavori misconosciuti per pregiudizi ed apartheid di genere.
Questa mostra si inserisce in questo filone rivoluzionario. Simona Bramati è una voce contemporanea e porta un messaggio urgente che va ascoltato da uomini e donne. E se l’arte va di pari passo con la società, vale la pena un salto a Capestrano per capire dove stiamo andando. Per la mostra è stato realizzato un catalogo in italiano e in inglese edito da Ricerche&Redazioni di Teramo.
La mostra è aperta dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20 e la domenica dalle 11 alle 13 fino al 2 giugno 2023 - info www.ladamadicapestrano.com