Martedì, 18 Aprile 2023 11:26

L'Arci L'Aquila contro il decreto Cutro,"Creerà nuove sofferenze e marginalità"

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Nella giornata di oggi arriva in Senato il decreto legge emanato all’indomani della tragedia di Cutro, ricordiamo che al 16 aprile il bilancio era di 94 morti accertati, di cui 34 minori, oltre a un numero imprecisato di dispersi. Sul merito del decreto è intervenuto Mario Alaggio dell'Arci l'Aquila (nella foto tra i manifestanti aquilani accrosi a Cutro per la manifestazione nazionale in memoria delle vittime del 26 febbraio) sostenendo che il decreto invece di mettere a disposizione strumenti nuovi per lottare contro il traffico di esseri umani, come dichiarato dal governo, prevede condizioni peggiorative della situazione giuridica degli stranieri che arrivano in Italia, con il sicuro effetto di aumentare situazioni di irregolarità ed esclusione anche di chi è già da tempo sul territorio nazionale.

In particolare, Alaggio ha dichiarato che dal gruppo Arci viene contestato il provvedimento che mira a smantellare la protezione speciale per i migranti che, pur non possedendo i requisiti per ottenere l’asilo politico o la protezione sussidiaria, rischiano persecuzioni nel loro Paese per motivi religiosi, di genere, di orientamento sessuale, vittime di tratta o che hanno legami familiari o percorsi di integrazione, studio o lavoro sul territorio in Italia. 

Un istituto simile, seppur con nomi diversi, è presente in 18 paesi europei tra cui Francia Germania Spagna. La sua abolizione significherebbe interrompere percorsi di inserimento virtuosi generando automaticamente un numero enorme di persone che diventano “irregolarmente” presenti nel nostro territorio.

"Inoltre" prosegue Alaggio nella nota "nel provvedimento si ostacola il diritto di presentare ricorso una volta che si è ricevuto un diniego alla domanda di asilo e si vuole potenziare la rete dei Centri Per il Rimpatrio; in estrema sintesi la conversione in legge del decreto creerà nuove sofferenze e condizioni ulteriori di marginalità e fragilità dei migranti che vengono spinti versi l’irregolarità. E’ fondamentale invertire velocemente la rotta e promuovere politiche eque ed efficaci sull’immigrazione e sul diritto di asilo. Partendo dall’opposizione a queste norme, in un percorso che chiede ingressi legali, corridoi umanitari, garanzia dell’accesso alla procedura di asilo e all’accoglienza, abbandono delle politiche di esternalizzazione e dei loro scellerati risultati, come l’accordo con la Libia, salvaguardia delle vite in mare."

Nel concludere dall'Arci viene lanciato l'appello a bocciare il provvedimento con queste parole:

"Chiediamo al Parlamento di bocciare questo provvedimento, e al Governo di modificare radicalmente gli interventi messi in atto e quelli recentemente annunciati, del tutto inadatti a gestire una crisi nel Mediterraneo destinata a peggiorare senza provvedimenti adeguati della comunità internazionale." 

Ultima modifica il Martedì, 18 Aprile 2023 11:46
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