Nella mattinata di sabato scorso, 15 aprile 2023, al Convitto D.Cotugno, le studentesse e gli studenti hanno svolto un'assemblea molto diversa dalle altre trattando temi spesso ostili e che generano timori spesso dovuto alla poca conoscienza di questi ultimi. Le assemblee d'istituto sono uno strumento potentissimo messo a disposizione degli studenti, si tratta di un importante momento di confronto mensile gestito totlamente dalle ragazze e dai ragazzi all'interno del quale è possibile invitare ospiti e scegliere di sviluppare i temi più caldi del momento. Il rischio è quello di disperdere questo patrimonio di potenzialità, l'iniziativa "Stop ai tabu’ del piacere" è stata tutto il contrario.
L'evento ha visto protagoniste le studentesse e gli studenti coinvolti nell’ambito del progetto "Ripartire", sigla che significa RIgenerare la PARTecipazione per Innovare la Rete Educante, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
L’evento è esito del bilancio partecipativo, percorso finalizzato alla gestione efficiente e democratica delle risorse economiche a disposizione della scuola. Il voto, che ha coinvolto 169 studentesse e studenti, ha visto realizzata - con i 3.000,00 euro messi a disposizione dal progetto - la proposta “Stop ai Tabù del piacere” - ideata e coordinata dalle studentesse Sofia Mastropietro, Izabela Pashaj, Giada Pontelmi e Lisa Torge, con il supporto di Mètis Community Solutions.
La giornata di Assemblea di Istituto si è aperta con gli interventi di Martina Fazio (UdS) sul tema “Educazione sessuale nelle scuole. A che punto siamo?”, Alice Canevello e Cecilia Chiappari (Associazione Nassa) su “L’esperienza del Sextival a Rapallo” e di Sofia Mastropietro, Izabela Pashaj e Lisa Torge.
«Quando mi hanno comunicato che il progetto era vincente, ho subito capito la trasversalità di questo bisogno e volevo ringraziare la scuola per averci dato l’opportunità di essere uniti qui oggi per renderci consapevoli e migliori» ha aperto così Sofia Mastropietro, ex studentessa.
«Questo Festival ha l’obiettivo di formare e sensibilizzare sulle tematiche inerenti la sfera affettiva e sessuale ponendo attenzione al lato psicologico che spesso viene sottovalutato nell’ambiente sociale e familiare. Nelle scuole italiane purtroppo non si parla di educazione sessuale, in quanto i tabù a riguardo sono ancora molto forti, essendo inoltre l’Italia un paese che risente dell’influenza della chiesa cattolica. I giovani cercano quindi risposte nel mondo pornografico, che causa disinformazione e stereotipi di genere rafforzati dalla società patriarcale in cui viviamo» ha spiegato Lisa Torge, 5C LSU.
«Abbiamo cercato di realizzare qualcosa di alternativo, di diverso da fare, per imparare cose nuove e chiarire le nostre idee confuse, sempre però divertendoci e trascorrendo momenti piacevoli» ha aggiunto Izabela Pashaj, 4C LSU.
A seguire, studentesse e studenti hanno avuto la possibilità di seguire i cinque laboratori:
-“Una paura, un desiderio”, a cura di Fuorigenere, finalizzato a far emergere paure e desideri legati ai temi della corporeità, della sessualità e dell’affettività per favorire una maggiore consapevolezza di sé.
-“The privilege walk”, a cura di ActionAid, orientato a giocare e riflettere sui temi dell’intersezionalità, genere e dintorni per stimolare la riflessione sugli stereotipi di genere e i loro effetti, spesso inconsapevoli, sulla vita quotidiana.
-“Rappresentanza e transfemminismo”, a cura di UdS, rivolto al confronto sul riconoscimento dei diritti di tutt3, sul contrasto e la prevenzione della violenza di genere, anche attraverso l’adozione di procedure scolastiche nel rispetto dell’identità di genere.
-“Safe Sex-Consenso, prevenzione nella sessualità e MST”, a cura della Dott.ssa Ciaccio, per approfondire gli elementi essenziali del consenso e i relativi vizi, confrontarsi sulle credenze vere e false relative alle modalità anticoncezionali e di protezioni dalle MST.
-“Identità sessuale e bullismo omolesbobitransfobico”, a cura di Arcigay, finalizzato a valorizzare le unicità, partendo dall’identità sessuale e le sue quattro componenti fino al bullismo omolesbobitransfobico, le sue conseguenze e le buone pratiche attraverso le quali prevenirlo.
A cornice dei momenti laboratoriali, le organizzazioni hanno fornito materiale informativo e di approfondimento sui servizi territoriali a disposizione di ragazze e ragazzi. Scopo dell’iniziativa anche costruire la rete di attori del territorio che già operano nella direzione della sensibilizzazione e dell’informazione sui temi dell’educazione sessuale, affettiva e psicologica.
Il progetto RIPARTIRE (Rigenerare la partecipazione per innovare la rete educante), selezionato da Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, si propone come percorso di costruzione di una leadership civica giovanile capace di generare nuove opportunità educative e sociali attraverso la co-progettazione, la mobilitazione risorse comunitarie e azioni di advocacy nei territori di Ancona, Pordenone, Roma, Trebisacce e L’Aquila. RIPARTIRE è realizzato da ActionAid insieme a Fondazione Openpolis, BiPart Impresa sociale, Fondazione Human Foundation, La Fabbrica Spa, Transparency International Italia e Università della Calabria; i comuni di Ancona, Pordenone, Trebisacce (CS) e Roma (Municipio VI); Dipartimento per le Politiche di Coesione - Presidenza del Consiglio dei Ministri; COOSS Marche, Fondazione RagazzinGioco, Mètis Community Solutions, Associazione Passaggi ed éCO; cinque scuole secondarie di secondo grado (a Ancona, Pordenone, Roma, Trebisacce e L’Aquila).