Valorizzazione delle produzioni dello zafferano dell’Aquila D.O.P., ricerca nel campo della nutraceutica e della cosmesi.
Sono questi i punti principali del protocollo d’intesa che verrà siglato prossimi giorni tra l’Università degli Studi dell’Aquila e Tindora Cosmetics volto a intensificare l’attività di ricerca cosmetologica e cosmeceutica sul territorio abruzzese e sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile nella produzione locale del cosiddetto ‘oro rosso’.
“Ho scelto di rendere protagonista lo zafferano dell’Aquila D.O.P., coltivato nell’Altopiano di Navelli – spiega la general manager della Tindora Cosmetics, Fiorella Bafile – ponendo al centro di un’intera linea cosmetica le straordinarie proprietà rivitalizzanti e antiossidanti degli stimmi di questo prezioso fiore. Per questo motivo stiamo valutando, d’intesa con l’Ateneo aquilano, la possibilità di sviluppare ulteriori progetti di ricerca e sviluppo di cosmesi biotecnologica di alta gamma”.
Tra gli obiettivi dell’accordo quadro, in fase di stipula, la condivisione di un percorso sinergico teso a sviluppare, nell’ambito delle proprie specificità, progetti di ricerca di respiro internazionale, ponendo in essere, altresì, iniziative di formazione per giovani laureati al fine di valorizzarne le competenze sul territorio.
“Il protocollo d’intesa - dichiara Anna Maria D’Alessandro, docente del Dipartimento MeSVA dell’Università dell’Aquila - prevede l’avvio di attività tese allo studio e alla valorizzazione delle componenti bioattive degli stimmi dello zafferano, nell’ottica della ricerca nel campo della cosmesi. Particolare risalto – conclude la professoressa D’Alessandro – verrà dato alle ricerche sulla composizione biochimica e sugli effetti cosmeceutici dei petali del Crocus sativus che comunemente sono considerati uno scarto di produzione ma che potrebbero diventare un prodotto ad alto valore aggiunto da impiegare nel campo della cura della pelle”.