Nella giornata di oggi, 22 aprile, celebriamo la giornata mondiale della Terra, più conosciuta come "Earth day". I temi legati alle politiche green e al cambiamento climatico sono esplosi in maniera dilagante in realtà solo nell'ultimo decennio, grazie alle lotte di instancabili movimenti come "Fridays For Future" e molti altri.
Stiamo parlando però di temi per i quali uomini e donne si battono da molto più tempo di quanto ci appare negli ultimi anni, la storia dell'ambientalismo e dell'ecologismo vanta un lungo e valoroso percorso nella storia. Infatti l'Earth Day nasce nel 1969 e dunque quest'anno giunge alla sua 53° edizione.
L'idea di questa iniziativa fu avanzata dal senatore americano Gaylord Nelson, il quale essendo stato testimone oculare del disastro naturale causato dallo scoppio di un pozzo di petrolio vicino a Santa Barbara, in California rimase fortemente scosso da questa catastrofe ambientale e fu sollecitato da tale choc a mettere in atto iniziative volte alla tutela dell'ambiente.
Il disastro del pozzo di Santa barbara infatti con la perdita di tre milioni di litri di petrolio causò una marea nera di più di 2.000 chilometri quadrati, nel vedere questa scena apocalittica e mostruosa Nelson sentì la necessità di istituire un giorno dedicato alla sensibilizzazione sul tema ambientale.
Si partì prima con delle iniziative all'interno di alcuni campus universitari degli Stati Uniti, e fu proprio in questa fase che fu scelta la data dell'Earth Day poiché il 22 aprile era un giorno compreso tra le vacanze di primavera e gli esami di fine anno, dunque la partecipazione studentesca sarebbe potuta essere più cospicua.
In seguito l'iniziativa cominciò a richiamare l'attenzione dei media ed è così che kla manifestazione acquisto sempre più visibilità diffondendosi prima in tutti i college statunitensi e poi in tutto il mondo.
Ad oggi la consapevolezza riguardo la tutela ambientale dovrebbe essere aumentata, ed in larga parte lo è, ma non possiamo non constatare che troppo spesso tale consapevolezza viene relegata ad una sorta di sapere popolare, un qualcosa di cui si è a conoscenza ma che non comporta oblighi definiti, un drammatico presagio dinanzi al quale però non si sente l'urgenza di cambiare rotta. Tale condizione deriva certamente dalla politica, dalla narrazione esasperata dei media che tendono a rendere quasi "filmico" il racconto di quanto accade e senza dubbio anche dell'economia che non sembra voler rischiare perdite mentre però rischiamo di perdere tutto.
In questo contesto va ad inserirsi il ruolo dei "facinorosi" giovani del movimento "Ultima Generazione" che con le loro manifestazione d'impatto e tal volta scandalose tentano di choccare e accentrare l'attenzione per puntare l'occhio di bue sui temi green a costo di far calare il buio su tutto il resto.
Le reazioni dinanzi alle manifestazioni di questo movimento sono state davvero di ogni tipo, dalla richiesta dell'ergastolo all'assalto del super sindaco di Firenze Dario Nardella.
Guardando però alle azioni di queste ragazze e questi ragazzi non è possibile restare su una lettura superficiale e miope, non lo meritano e non è utile.
La modalità di manifestare scelta da Ultima Generazione, ovvero quella di imbrattare con vernice lavabile monumenti e opere d'arte al fine di mostrare la decadenza verso cui tende il mondo e la condizione del nostro ecosistema, può di certo apparire esagerata e generare sconcerto. Può essere giudicata non condivisibile e dare scandalo però forse è proprio quello che vuole fare, anzi sicuramente. Personalemente non prenderei parte ad azioni del genere ma ne vedo il senso e ne comprendo il messaggio
Il senatore Nelson, come ricordavamo prima, rimase choccato da quella marea nera e criminale, la vide probabilmente come una mostruosità generata dall'uomo e si sentì colpevole dinanzi a quel disastro. Proprio da questo senso di colpa, da questo timoroso sconcerto nacque la giornata che si celebra oggi. Sconcerto e timore, da questi sentimenti spesso nasce la volontà di cambiare e dunque di imbracciare le armi in nome di una lotta in cui credere.
Sono questi stessi i sentimenti e le sensazioni che scaturiscono dal vedere la Barcaccia spruzzare liquido nero come la pece, o vedere Palazzo Vecchio imbrattato di vernice. Sconcerto e timore.
Il fatto è che ci siamo tanto abituati a guardare il dito e non la luna che la lotta per la quale abbiamo sentito di dover imbracciare le armi non è stata quella contro le emissioni di CO2, contro il surriscaldamento globale, gli allevamenti intensivi, ma quella contro le ragazze e i ragazzi che vorrebbero svegliare il mondo dal torpore, da coloro che vorrebbero essere scomodi per salvare la terra. Così continiuamo a prendercela con il messagero senza ascoltare il messaggio.
Da Gesu Cristo a Zaratustra, Ultima Generazione è in ottima compagnia.