Domenica, 12 Maggio 2013 10:40

L'Italia a piedi: sentieri e tratturi dalle Dolomiti al Parco nazionale d'Abruzzo

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Da attività sportiva per appassionati di montagna, il camminare sta conoscendo negli ultimi anni un'evoluzione che lo porta ad essere sempre più un nuovo modo di viaggiare, di conoscere luoghi, di trascorrere un weekend o una vacanza. Forse sull’onda di tendenze già consolidate all’estero, anche in Italia andare a piedi non è più faccenda riservata ad appassionati della montagna: pensate che sono più di 10mila i nostri connazionali che ogni anno percorrono il cammino di Santiago e, accanto alle classiche alte vie alpine e ai sentieri che salgono a vette e rifugi, anche da noi stanno vivendo un momento di eccezionale sviluppo i cammini.

Itinerari di uno o più giorni che, come la via Francigena, la via di Francesco o l'anello della Valle Reatina portano su sentieri e tratturi un pubblico ampio, curioso e in gran parte nuovo. L’Abruzzo è regione che si presterebbe benissimo a queste nuove forme di turismo sostenibile, l’aquilano in particolare potrebbe investire sullo sviluppo di cammini e sentieri attrezzati per attrarre turisti e rilanciare l’economia del comprensorio. Se ne accorgono in molti, non le nostre amministrazioni.

“Viaggiando a piedi fai i conti con te stesso, con chi incontri e con la tua solitudine, e andare camminando ti pulisce e ti rigenera velocemente. In cammino mangiamo più o meno le stesse quantità di cibo di quando facciamo una vita sedentaria, però beviamo cinque volte tanto, il che vuol dire che ci si lava dall'interno. L'atteggiamento con cui si cammina in uno spazio aperto e non troppo popolato è il modo per dire chi sei. Con il tuo modo di muoverti lanci messaggi immediati a chi ti vede: chi ti incontra saprà molte cose di te prima di arrivare a portata di voce o di stretta di mano”. Parole di Paolo Rumiz, tra le pagine di un nuovo libro, firmato dal giornalista e fotografo Fabrizio Ardito ed edito da Touring: “Italia a piedi”.

Si tratta di una scelta ragionata di sentieri di montagna e tratturi campestri, cammini antichi e itinerari d’oggi dalle Alpi Marittime alle Dolomiti, passando per la via Francigena, la Murgia di Matera e il Parco nazionale d'Abruzzo: 17 capitoli per altrettante zone ad alta vocazione escursionistica e turistica, 34 itinerari per un vero e proprio giro d’Italia a piedi. Si scopre il nostro Paese, e il nostro territorio in particolare, da una nuova e affascinante angolatura. E chi è alle prime armi trova, nelle pagine introduttive, consigli tecnici sull'attrezzatura, la cartografia e la preparazione del viaggio”.

“A chi non ha mai camminato, consiglio di prendersi del tempo, di spegnere i telefonini e staccare tutti i dispositivi di riproduzione musicale”, scrive Susanna Tamaro. “Camminare non è una sfida, ma una contemplazione e una scoperta. Camminando, leggo il paesaggio e imparo a decifrarlo. Imparo a conoscere le piante a bordo strada e da quello, capisco il terreno. Dalle piante, immagino gli insetti. Dagli insetti, gli uccelli. Camminare è guardarsi dentro e osservare fuori. Scoprire la bellezza che ci circonda”.

Speriamo che sfogliando le pagine di questo bellissimo lavoro di Fabrizio Ardito, sempre più camminatori possano visitare e scoprire i nostri magnifici panorami. E chissà, magari anche le istituzioni potrebbero accorgersi che un territorio come il nostro deve costruire la propria rinascita, il proprio futuro, investendo sulle ricchezze paesaggistiche.

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