Domenica, 26 Ottobre 2014 17:05

L'Aquila, ecco lo StartupBus: "Cervelli in viaggio, non in fuga"

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Partorire idee e progetti innovativi in 72 ore, tante quante ne occorrono per andare in autobus da Napoli a Vienna, passando per L'Aquila, Firenze, Bologna e Treviso.

E' questo l'itinerario dello Startup Bus, la competizione di startupper più intensa al mondo, ideata nel 2010 negli Stati Uniti e da un paio d'anni sbarcata anche in Italia.  

Il pullman carico di giovani talenti dell’innovazione e dell’imprenditoria si è messo in moto all'alba di sabato da Napoli, facendo subito tappa all'Aquila per una conferenza stampa tenutasi al Gran Sasso Science Institute.

Nella scuola di dottorato internazionale, la responsabile del team, Chiara Adam, ha illustrato gli aspetti chiave della proposta di StartupBus. Insieme a lei, sono intervenuti anche il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, il presidente dell'associazione L'Aquila che rinasce Salvatore Santangelo e il direttore del GSSI Eugenio Coccia.

Dopo i loro interventi, è stata la volta dei pitch (presentazioni) dei ragazzi e delle ragazze che hanno già cominciato la loro avventura e che necessiteranno di un contributo per implementare, affinare ed espandere le loro idee.

Le parole chiave dello StartupBus, è stato ricordato durante l'incontro, sono multidisciplinarietà, networking e coworking. Le tappe del viaggio - che culminerà al Pioneers Festival di Vienna, tra i più importanti eventi di web e imprenditoria del mondo - si trasformeranno in altrettanti strumenti di apprendimento per i buspreneurs, grazie ai workshop e alle conferenze degli esperti che incontreranno durante il cammino. L’obiettivo è introdurre i talenti italiani nell’ecosistema imprenditoriale internazionale, ispirando i partecipanti ad ottenere risultati reali.

"Il nostro motto - ha spiegato Chiara Adam - è "Cervelli in viaggio non in fuga" perché questo sia possibile bisogna dare valore all’ecosistema imprenditoriale italiano promuovendo tutte le realtà dedite all’innovazione che lavorano per rilanciare il Paese".

"E' giunto il momento di abbandonare il learning by doing per passare al learning by thinking" ha affermato, nel suo intervento, Eugenio Coccia. "Le idee non sono il frutto di illuminazioni improvvise ma vanno coltivate attraverso la formazione, lo studio, la ricerca". E, ha aggiunto Salvatore Santangelo, anche attraverso gli investimenti pubblici. Lo dimostrano gli Stati Uniti e Israele, i due paesi con il più alto numero di incubatori e startup.

Negli Usa" ha ricordato Santangelo citando un recente libro dell'economista Mariana Mazzuccato "è stato lo Stato a farsi carico del rischio d'investimento iniziale all'origine delle nuove e moderne tecnologie. Tecnologie rivoluzionarie come internet, touch screen e gps, senza le quali i moderni smartphone sarebbero inimmaginabili, sono state il frutto di massicci investimenti pubblici".

"Alla base dell'innovazione" ha aggiunto Santangelo "c'è un'equazione complessa con tante variabili: il ruolo delle istituzioni, il sistema del credito, imprenditori che abbiano la capacità di cogliere le opportunità che possono nascere dai giovani startupper. L'Aquila, da questo punto di vista, può essere un laboratorio molto interessante".

Quello di sabato è stato solo il primo appuntamento di una tre giorni organizzata da L'Aquila che rinasce dedicata all'innovazione. Il 30 e 31 ottobre, infatti, presso la sede di Confindustria L'Aquila, ci saranno altre due giornate dedicate ai temi dell’innovazione sociale, della smart city e delle start up.

 

Ultima modifica il Lunedì, 27 Ottobre 2014 10:17

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