"Prendiamo atto che le proposte in campo hanno l'obiettivo di salvaguardare solo i soggetti già sostenuti dalla Regione, escludendo ancora una volta tutti gli altri operatori dello spettacolo", è questo il cuore della nota del Coordinamento Cresco Abruzzo (il coordinamento regionale delle realtà artistiche della scena contemporanea) in riferimento alle proposte di riforma delle istituzioni culturali abruzzesi giunte dall'esecutivo D'Alfonso in queste settimane.
"Questa potrebbe essere l'occasione per la Regione di rinnovare la normativa del comparto - continua il coordinamento delle realtà indipendenti, che abbraccia le quattro province abruzzesi - come più volte richiesto dagli operatori del settore, tenendo presente il mutato panorama delle realtà operanti negli ultimi 20 anni nello spettacolo dal vivo sul territorio regionale". Insomma, il suggerimento di Cresco è un chiaro riferimento alle realtà più istituzionali presenti in Regione, da anni sostenute dai soldi pubblici, rispetto ad altre.
La nota del Coordinamento Cresco Abruzzo
Alla luce delle recenti notizie apprese dalla stampa, Cresco Abruzzo (Coordinamento Realtà scena Contemporanea) esprime grande preoccupazione e disappunto riguardo le scelte in materia di politica culturale che la Regione vuole mettere in atto. Ci riferiamo alle proposte del Vicepresidente Lolli (Il Messaggero Abruzzo del 16 ottobre) e dell'Assessore Paolucci (Primadanoi.it del 10 ottobre) in merito a nuove norme che prendono in considerazione e tutelano solo gli organismi già riconosciuti dalla Regione attraverso le cosiddette "Leggi nominali" (L.R. n°5/1999 E L.R. n°15/2000).
E' noto che entro il mese di gennaio 2015 la Regione deve adeguare le proprie norme sulla base delle direttive sia europee che ministeriali.
Questa potrebbe essere l'occasione per la Regione di rinnovare la normativa del comparto, come più volte richiesto dagli operatori del settore, tenendo presente il mutato panorama delle realtà operanti negli ultimi 20 anni nello spettacolo dal vivo sul territorio regionale.
Al contrario, prendiamo atto che le proposte in campo hanno l'obiettivo di salvaguardare solo i soggetti già sostenuti dalla Regione, escludendo ancora una volta tutti gli altri operatori dello spettacolo. Facciamo appello al Presidente D'Alfonso, con la delega alla Cultura, di intervenire a tutela di tutti i lavoratori dello spettacolo e del futuro del settore stesso.
Torniamo pertanto a chiedere al Presidente un nuovo sistema culturale che sia plurale, virtuoso e sostenibile, ricordandogli i punti salienti del manifesto a lui presentato in campagna elettorale dalla maggior parte degli operatori indipendenti della Regione e da lui preso come impegno per il futuro Governo Regionale:
1. Una nuova legge organica che contempli esigenze sia degli organismi finanziati dal Ministero sia degli Organismi Indipendenti.
2. Un tavolo di lavoro con tutte le componenti interessate, a garanzia di una condivisione il più ampia possibile della nuova legge.
3. La copertura finanziaria della nuova legge, attraverso il reperimento di nuove risorse economiche per il sostegno di tutte le realtà ad essa afferenti.
Il Coordinamento Cresco Abruzzo si aspetta da questo Governo Regionale una scelta politica coraggiosa che sia in grado di considerare la cultura come strumento di sviluppo e non come mezzo di mantenimento di rendite di posizione.