Cinque itinerari tematici con al centro la valle dell’Aterno.
Archeologia, cicloturismo, trekking, cavalli, prodotti enogastronomici locali. Un’ampia scelta di luoghi e modalità per assaporare quello che il territorio attraversato dal fiume Aterno può offrire, frutto di un percorso fatto di interviste, workshop con la comunità e incontri con esperti volti a far emergere le vocazioni del territorio.
Il progetto si chiama “Mosaici Mediterranei” e promuove una serie di misure per la conservazione del paesaggio rurale “a mosaico”, cioè composto da numerosi elementi differenti, come in un mosaico artistico, tipico del Mediterraneo. Infatti, questo tipo di paesaggio tradizionale è ritenuto essere quello che meglio può rispondere agli effetti del cambiamento climatico in atto (siccità estive, incendi, fenomeni meteorici estremi, erosione ecc.).
Il progetto è stato promosso, in maniera sperimentale, in due aree pilota: in Italia, nella cosiddetta “Terra dei Vestini” e più lontano in Libano, nella regione dello Chuf.
E’ finanziato, nelle diverse sezioni in cui si articola, dalla Fondazione Svizzera MAVA, dal Programma di Sviluppo Rurale attraverso il GAL Gran Sasso Velino e dalla Regione Abruzzo, e ha come capofila il Centro di Educazione al Paesaggio “Torre del Cornone” di ILEX, con sede a Fontecchio. Partner Italiani sono la LIPU, la Cogecstre, il tour operator Wolftour, Abruzzo Lento e la Rete di imprese Enotur.
Una rete di soggetti che ha lavorato in fasi diverse a partire dal 2012 per cercare conservare il paesaggio rurale a mosaico, restituendogli un ruolo economico anche attraverso il turismo: un turismo responsabile, rispettoso di luoghi e persone, ma attivo e in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di viaggiatore appassionato che segua la naturale vocazione della valle dell’Aterno e della valle Subequana.
Dopo l’elaborazione delle proposte e la partecipazione alle fiere di settore, agli inizi di ottobre una decina di responsabili di tour operator, provenienti da diverse nazioni europee, sono venuti nella valle dell’Aterno per “sperimentare” i vari itinerari: passeggiate a Peltuinum in compagnia di archeologi esperti, giornate di trekking, escursioni a cavallo e in bicicletta, non senza dei veri e propri laboratori di cucina locale. Tutto questo è stato possibile grazie alla creazione di una rete di operatori turistici, ristoratori, aziende agricole, guide ed esperti del territorio che hanno lavorato insieme credendo nelle forti potenzialità del territorio.
A breve sarà lanciato un sito internet, disponibile in italiano e in inglese, che consentirà la diffusione degli itinerari in Italia e all’estero per la prossima primavera-estate. Un piccolo grande passo verso il turismo, una delle reali vocazioni del nostro territorio e che in aree simili del Paese ha contribuito già da tempo a generare sviluppo e a migliorare la qualità della vita.