Martedì, 21 Aprile 2015 17:00

Il ritorno dei 'dice che' sull'attesa degli Alpini: "Interpretiamo la città che esagera"

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L'adunata degli alpini ha solleticato nuovamente la fantasia di Francesco Paolucci e Mauro Montarsi, i due ideatori dei "dice che", mitici video tra l'ironico ed il surreale che, soprattutto nell'immediato dopo terremoto, allietarono - e non poco - le difficili, quanto assurde, giornate degli aquilani.

L'ultimo risaliva a più di un anno fa. "I dice che - racconta Paolucci a NewsTown - ci vengono in mente ogni volta che di fronte ad un evento di massa la città parla, esagera, arriva al paradosso con incredibili iperboli che non si riesce a capire se siano reali o frutto dell'ironia, qualcosa di tipicamente aquilano. Allora a me e Mauro piace interpretare quello che siamo, due sempliciotti di provincia. E vengono fuori i video".

L'importante per Francesco e Mauro è essere spontanei: "Appena dopo il terremoto succedevano molte cose, una dopo l'altra, e a noi veniva automatico realizzare i dice che. Lo facevamo perché ci divertivamo e ancora adesso è così, altrimenti ci vengono male ed allora meglio non farli proprio".

"Con gli alpini adesso - conclude Paolucci - si sta creando una sorta di psicosi, tutti che aspettano questo evento dell'adunata nazionale, addirittura ci sono speciali App che ti rendono raggiungibile da loro. Sembra di aspettare lo sbarco dei marziani. Vedremo". 

 

 

Ultima modifica il Martedì, 21 Aprile 2015 17:59

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